Già da qualche mese ha fatto il giro del mondo la notizia che il primogenito del Principe Carlo d’Inghilterra, William, presto sarà papà. Passata l’euforia della lieta novella, lo spirito ambientalista dell’erede al trono del Regno Unito si è infiammato e perciò ieri ha preso carta e penna ed ha scritto ai nonni di tutto il mondo. Ha così redatto un discorso destinato a passare alla storia, pronunciato un paio di giorni fa sulla Britain’s ITV.
La sintesi è questa: ragionando da nonno, non vuole che William e Kate generino un bambino che poi si dovrà sobbarcare le conseguenze di un mondo affetto dai cambiamenti climatici.
Ho lottato per anni per l’importanza di pensare a lungo termine in relazione al danno ambientale, i cambiamenti climatici e tutto il resto. Noi, in un mondo sensibile, non possiamo desiderare di lasciare un mondo che non funziona più ai nostri nipoti, significherebbe lasciare loro il vero problema. Io non voglio mettermi di fronte a mio nipote in futuro e sentirmi dire: ‘Perché non hai fatto qualcosa?’ Quindi ora che avrò un nipote, diventa ancora più importante cercare di fare in modo di lasciare qualcosa che non sia un calice totalmente avvelenato.
Queste le parole di Carlo d’Inghilterra. Delle parole totalmente condivisibili e che dovrebbero arrivare alle orecchie direttamente di coloro che stanno distruggendo la Terra, e che per età dovrebbero più o meno essere tutti nonni esattamente come lui. Quello che viene da chiedersi in questi casi è se queste persone si sentono a posto con la loro coscienza, sapendo di lasciare alle future generazioni, e quindi anche ai propri figli e nipoti, un mondo decadente, in cui nulla funziona più per il verso giusto ed in cui non sarà più possibile vivere serenamente. Lo sanno e non vogliono crederlo, o lo sanno ma non gli interessa, perché il profitto è più importante anche dei loro nipoti? Ognuno trovi la propria conclusione.
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