Visto che siamo in periodo di campagna elettorale (alle votazioni americane manca ormai pochissimo), vediamo come se la cava il presidente uscente Barack Obama nel confronto con i grandi del passato. In questa sede non ci interessano i dati economici o di altro genere, ma solo quelli ambientali. Cinque anni fa sullo stesso sondaggio, ma al contrario, il premio di Presidente meno green lo vinse George Bush padre. Vediamo invece chi è stato scelto come il più green.
Lo ha chiesto Now Corporate Knights a 12 delle principali associazioni ambientaliste del mondo: WWF, Greenpeace, NRDC, 350.org, Rebuild the Dream, Friends of Earth, Union of Concerned Scientists, Public Citizen, Climate Progress, Worldwatch Institute, Sierra Club e The Nature Converancy, e tra questi solo uno, Rebuild the Dream, ha votato per l’attuale presidente degli Stati Uniti.
E’ stato un vero e proprio plebiscito per Theodore Roosvelt. Il presidente degli Stati Uniti di inizio ‘900 è riconosciuto da quasi tutte le associazioni (8 su 12) come il più green tra i presidenti Usa, in particolare per essere stato il primo a riconoscere il concetto di eredità della terra e di protezione delle specie a rischio, tanto che per alcuni è il padre del conservazionismo moderno. Sul podio tra i presidenti più green ci sono Richard Nixon con 15 voti, per essere stato tra i primi ad avviare iniziative volte alla protezione dell’ambiente ed in particolare per avere introdotto il concetto di tutela della salute umana in relazione agli scarichi industriali; e Jimmy Carter, 13 voti, per aver istituito l’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale.
Ed Obama? Il presidente uscente si piazza solo quarto con appena 7 punti, davanti a Jefferson, Ford, Franklin Roosevelt e Bill Clinton. Evidentemente non sono bastate alle associazioni le belle parole dette durante la campagna elettorale, ma le decisioni altalenanti prese durante questo quadriennio non hanno convinto molti. Con i primi due in classifica cade anche l’idea che nel Partito Repubblicano siano tutti anti-ambientalisti, anche se Roosevelt e Nixon oggi si rivolterebbero nella tomba a sentire le parole pronunciate da Mitt Romney.
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