La Conferenza delle Alpi riunisce ogni due anni i ministri dell’ambiente degli stati alpini per discutere di svariati argomenti tra cui sostenibilità, clima e mutamenti climatici e soluzioni energetiche. Poschiavo, in Svizzera, è la sede della XII Conferenza delle Alpi.
La convention riunisce i paesi che hanno sottoscrito la Convenzione delle Alpi, ovvero Italia, Austria, Francia, Germania, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera. Il segretario della Conferenza delle Alpi, culmine delle attività della Convenzione, Marco Onida, ha deciso di raggiungere la sede a piedi partendo da Bolzano e percorrendo quindi ben 208 km. Ecco come il segretario Onida ha spiegato la sua scelta:
Questa conferenza, che si svolge ogni 2 anni, è il momento più alto delle azioni della Convenzione, quello per intenderci in cui si prendono le decisioni più importanti. Ho scelto di dar vita a questa ‘marcia’ per due motivi principali, prima di tutto per sensibilizzare sui temi relativi allo sviluppo sostenibile nelle Alpi: mobilità e trasporti su tutti. E poi perché è necessario atrraversare fisicamente un territorio per meglio comprenderne le esigenze: quelle dei suoi abitanti, quelle degli albergatori, quelle della natura. Solo così potrò portare alla Conferenza una testimonianza attendibile dei bisogni che le Alpi tout court hanno.
Alla XXI Conferenza delle Alpi, come preannunciato dai responsabili, si parlerà di sviluppo sostenibile, di turismo green e dei documenti elaborati al meeting di Rio+20 riguardo ai territori montani, nonché, naturalmente, delle possibili misure da adottare per salvaguardare e valorizzare le zone specificamente alpine. E quando si arriva a parlare di misure da adottare naturalmente si arriva anche a parlare di politica. Onida ha dichiarato:
La politica italiana deve prendere sul serio il lavoro della Convenzione, anche per questo ho deciso provocatoriamente di arrivare a piedi. Per fare capire ai ministri che raggiungeranno Poschiavo in macchina e scapperanno a riunione terminata, che questi temi, hanno bisogno di tempo, che le autorità devono trovare il modo per pensare alle Alpi.
Photo Credits | Roby Ferrari su Flickr
Hayley 1 Marzo 2017 il 2:22 am
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