Porto Miggiano è una baia naturale nel Salento su cui sono arrivati, circa 2 anni fa, ruspe e cemento in palese violazione di ogni vincolo paesaggistico. Ora, dopo una lunga battaglia, gli ambientalisti esultano, è infatti arrivato, infine, il mega sequestro.
Porto Miggiano è una delle più belle e più note baie naturali del Salento. Ma negli ultimi tempi i turisti, come gli abitanti del luogo, hanno dovuto assistere a uno scempio, con cemento direttamente sulle falesie, ruspe e una grande area a picco sul mare (letteralmente a picco sul mare) recintata per costruire resort, lounge bar e ristoranti. Le violazioni dei vincoli paesaggistici erano talmente palesi che si faticava a credere ai propri occhi.
Ma ieri è arrivata la notizia di un nuovo mega sequestro a meno di un mese dai sigilli posti sul Riva degli Angeli (famoso villaggio turistico a Porto Cesareo), che riporta l’attenzione dei media sui tanti casi di abusivismo edilizio in larga scala nel Salento. La procura ha disposto il sequestro penale d’urgenza, lanciando parole durissime a corredo del decreto. I lavori erano stati spacciati per opere di consolidamento del costone roccioso e della falesia, ma naturalmente, come presto è divenuto evidente, in realtà quei lavori non erano altro che la base per costruire, cementificare e fare profitto.
Secondo i due consulenti tecnici della magistratura
Le opere marittime già realizzate non sono classificabili come semplici opere di difesa della falesia dall’azione del moto ondoso, in quanto hanno anche l’evidente fine di creare una piattaforma ampia per lo stazionamento di persone e cose nell’ambito di attività balneari.
Il reato ipotizzato sta diventando un classico del Salento: lottizzazione abusiva su zona sottoposta a vincolo paesistico e ambientale, nonché deturpamento di bellezze naturali. I cittadini comuni e i tanti ambientalisti che hanno lottato contro i cantieri associandosi nel “Comitato a difesa di Porto Miggiano”, finalmente possono esultare: l’ecomostro è stato bloccato.
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