Lo scioglimento dei ghiacciai è un fenomeno che sta interessando anche il Polo Sud, complici i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature terrestri. Come abbiamo visto gli effetti dello sciogliemento della calotta polare si ripercuote sul clima e sulla primavera fredda che si è verficata nel nostro Paese e in Europa nelle settimane scorse. Gli esperti stimano che entro il 2020 non ci sarà più ghiaccio nel Polo Nord se non si inverte il sistema ma ora anche le indagini e le ricerche condotte in Antartide confermano che la situazione è seria.
Lo sciogliemento dei ghiacciai nel Polo Sud durante l’estate antartica è aumentato di 10 volte negli ultimi 1.000 anni, con un incremento considerevole dalla metà del ‘900. E’ quanto riportato da una pubblicazione apparsa sulla rivista Nature Geoscience che permetterà di ricostruire i modelli climatici dell’ultimo millennio. L’indagine è frutto delle ricerche incrociate degli enti British Antartic Survey, l’Università australiana di Canberra e l’Università americana di Washington. Come spiega uno degli studiosi, Nerilie Abram
Anche piccoli cambiamenti di temperatura possono far aumentare notevolmente la fusione dei ghiacci nelle zone in cui le temperature estive sono vicine a 0 gradi, come nella Penisola Antartica. Questo ha importanti implicazioni per l’instabilità del ghiaccio e di conseguenza del livello degli oceani in un clima più caldo.
Per ricostruire questi periodi di fusione dei ghiacci, i ricercatori hanno condotto delle perforazioni nell’isola di Ross fino a 364 metri di profondità e, come aggiunge lo studioso
Abbiamo scoperto che le condizioni più fredde della Penisola Antartica e il minimo scioglimento dei ghiacci in estate si sono verificati 600 anni fa. A quel tempo le temperature erano di circa 1,6 gradi più basse rispetto a quelle registrate alla fine del ventesimo secolo e la quantità di neve annuale caduta che si è fusa e nuovamente ghiacciata è stata circa lo 0,5%. Oggi la neve che cade e si scioglie ogni anno ha raggiunto il 5%, aumentando di dieci volte.
[Fonte: Nature]
[Photo Credit | Thinkstock]