Sembrava una di quelle previsioni catastrofiche che sono destinate ad essere smentite. Ed invece tutti gli indicatori dimostrano come era stata (purtroppo) azzeccata: il Polo Nord rischia di restare senza ghiaccio entro il 2020. Questa volta a lanciare l’allarme, già segnalato dalla NASA e da altri scienziati negli scorsi anni, è l’agenzia aerospaziale europea che, attraverso il suo satellite Cryosat, ha rilevato una situazione molto preoccupante.
Normalmente i ghiacciai si ritirano in estate ma si riformano in inverno. In quest’ultima stagione invernale però si sono persi 1.500 chilometri cubi di ghiaccio, che aggiunti a quelli persi negli scorsi anni portano la riduzione ad un totale di 4.300 chilometri cubi in soli 4 anni. Le stime precedenti erano considerate catastrofiche, ma i dati reali sono stati anche peggiori dato che hanno individuato il 60% di perdita in più. Per questo chi diceva che entro il 2100 nel Circolo Polare Artico non ci sarebbe più stato ghiaccio è da considerarsi un ottimista.
Le cifre dicono che negli ultimi 50 anni la temperatura qui è salita di 2,4 gradi centigradi, cioè 1,8 gradi in più rispetto alle latitudini medie
ha spiegato Tommaso Parrinello, mission manager del programma Esa, il quale punta il dito dunque sul fenomeno del riscaldamento globale. Un fenomeno peggiorato da quello che è stato definito Arctic Amplification, cioè appunto il riscaldamento maggiore rispetto al resto del mondo che si concentra proprio nella zona artica. Il programma spaziale europeo misura da trent’anni la situazione dei ghiacciai del Polo Nord, ed in passato aveva stimato che, dato che quelli persi erano sempre di più di quelli che si riformavano con le precipitazioni, correvamo il rischio di rimanere senza ghiaccio entro il 2050. Purtroppo la situazione è molto peggiore del previsto. La dimostrazione di questo fenomeno è l’apertura di intere “autostrade marine” in Groenlandia e nel Nord del Canada dove le compagnie petrolifere da circa un anno hanno cominciato a trivellare in cerca di petrolio. Se questo fenomeno non fosse reale le navi in quelle zone non si sarebbero potute nemmeno avvicinare.
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