La riforma della Politica Agricola Comune PAC che sta per essere presentata dall’Unione Europea rischia di rivelarsi un passo indietro per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente e l’impatto sul territorio e sugli habitat di flora e fauna. A dirlo è il WWF che vuole scongiurare il rischio di una PAC che pecca di greenwashing, chiedendo in anticipo sui tempi dell’approvazione di far sì che di verde nel nuovo programma non ci sia solo l’apparenza. Lo fa con una lettera ai Commissari europei ed organizzando, sul tema, tre distinti workshop, rispettivamene nelle Marche, in Basilicata ed in Lombardia, oltre ad una mostra nel Salone Nazionale dell’Agriturismo di Arezzo dall’11 al 13 novembre prossimo.
L’appuntamento nelle Marche, il primo della serie di workshop, sarà incentrato sul tema Agricoltura e Biodiversità. Non a caso l’evento si svolgerà a Montalto di Cessapalombo, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sabato 8 ottobre dalle ore 9.30 alle 18.30. Il 21 ottobre sarà la volta della Basilicata di ospitare Agricoltura, cambiamenti climatici ed energie rinnovabili, mentre il 28 ottobre in Lombardia si parlerà di Agricoltura, gestione del territorio e delle risorse idriche.
Come ci spiegano dalla stessa associazione, è fondamentale che il futuro dell’agricoltura si basi sui principi cardine della sostenibilità ambientale e non solo in superficie ma agendo in concreto per uno sviluppo sostenibile:
Con questa iniziativa il WWF Italia vuole accendere i riflettori sulla prossima importante scadenza della riforma della PAC post 2013 e le sue relazioni con le quattro sfide ambientali: la conservazione della biodiversità, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, produzione delle energie rinnovabili in agricoltura e gestione sostenibile delle risorse idriche. Mercoledì 12 ottobre la Commissione Europea presenterà le proposte legislative per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020, il network dei WWF europei esprime forti preoccupazioni riguardo alla possibilità che le proposte della Commissione potrebbero non essere in grado di salvare le risorse naturali dell’Europa come la terra, l’acqua, la biodiversità, per un’agricoltura sostenibile.
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