Questo è il giusto “spirito”, in tutti i sensi: l’India Tribune riferisce che il tempio di Tirumala’s Sri Venkateswara, il più ricco del mondo indù con circa 60.000 persone che lo visitano ogni giorno, sarà presto una zona plastic-free (cioè senza plastica), dopo che il Governo dello stato di Andhra Pradesh ha deciso di vietare l’uso di prodotti fatti in plastica.
Il divieto della plastica, in un tempio vecchio 1.700 anni, entrerà in vigore entro un mese e riguarderà tutti i sacchetti di plastica indipendentemente dalle dimensioni o spessore. Tutti i prodotti che oggi utilizzano la plastica come i distributori di prasad (il cibo consacrato), dovranno sostituire l’ormai vecchia confenzione con tela, carta o sacchi di juta. Le mense del tempio e quelle gestite dal Tirumala Tirupati Devasthanams avevano già smesso di usare bicchieri di plastica per servire il tè e acqua, sostituendoli con bicchieri di carta o bicchieri riutilizzabili.
La mossa accompagna un provvedimento voluto dal Governo dello Stato che vieta i sacchetti di plastica sotto i 40 micron di spessore in tutta l’India, da applicare nello stesso periodo di tempo. Attualmente i sacchetti di plastica sotto i 20 micron sono già vietati. L’inquinamento da rifiuti di plastica è un problema grave in tutto il Paese, un posto dove per generazioni i contenitori monouso biodegradabili sono stati gettati dopo l’uso, abitudine che non va bene con la plastica. Il divieto dello Stato è un tentativo, ripetuto in varie sedi sparse in tutta la nazione, per arginare questa marea tossica.
Presumibilmente i contenitori non monouso in plastica saranno ancora consentiti, tuttavia questa mossa è decisamente positiva ed un importante passo in una transizione verso un uso più ragionevole di questo materiale. Speriamo che sempre più templi indù, così come i centri di aggregazione per le comunità spirituali di tutto il mondo, presto seguano l’esempio, perché magari loro saranno più ascoltati dei richiami degli scienziati.
Fonte: [Treehugger]
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