Il riscaldamento globale torna a far disastri, ed ancora una volta la vittima è in Sudamerica. Una volta era una famosa località sciistica, la più alta del mondo, ora invece è ridotta ad una montagna rocciosa senza più nemmeno un grammo di neve. Il ghiacciaio boliviano Chacaltaya testimonia fortemente lo scioglimento dei ghiacciai sempre più impellente.
Della sciovia ormai rimane soltanto la ruggine, la quale domina oggi quello che era la più alta attrazione sciistica nel mondo appollaiata sul ghiacciaio Chacaltaya a circa 5.300 metri di altezza. Solo un piccolo scorcio di neve e ghiaccio di circa 50 metri quadrati resta oggi del magnifico ghiacciaio, un niente se lo paragoniamo a quello che si sviluppava nel tristemente lontano 1950, quando si potevano misurare 1.600 metri quadrati.
Questo è tutto quello che resta: un piccolo pezzo di ghiaccio che sta scomparendo e non durerà più di un anno
ha affermato Alfredo Martinez, una guida veterana e fondatore del Club andino boliviano.
Gli scienziati, che hanno studiato il Chacaltaya negli ultimi 15-20 anni, avevano previsto che sarebbe del tutto scomparso nel 2015. Magari fosse stato così. Con un’accelerazione del riscaldamento globale che sta stimolando il ghiaccio a sciogliersi al ritmo di sei metri per anno, rispetto a circa un metro nel 1940, la sua scomparsa è arrivata sei anni prima del previsto.
Intorno al Chacaltaya, nella regione della Cordillera reale boliviana, la quale vanta valli incontaminate, campi, laghi e cascate, circondata da montagne, tutto è ormai semi-distrutto. La vallata ha perso circa il 43% delle sue cime innevate negli ultimi 33 anni. Lo stesso scenario cupo si può trovare presso la vicina montagna Huayna Potosi (6.088 metri) o la maestosa Illimani che domina La Paz a 6.462 metri. Un fenomeno purtroppo non nuovo, ma anzi a cui gli abitanti del Sudamerica stanno facendo l’abitudine, visto che numerosi ghiacciai, come il Perito Moreno in Argentina, sono vicini alla sparizione.
Fonte: [Enn]