Da una ricerca organizzata da Duracell insieme alla European Recycling Platform si evince che 1 pila su 3, tra quelle gettate via, ha ancora il 40% di energia al suo interno. Uno spreco davvero notevole, ma com’è possibile che così tante persone se ne rendano responsabili? Riccardo Fratticcioli della ERP spiega perché e come evitarlo.
Sembra incredibile che 1 pila su 3 venga gettata via con ancora il 40% di energia al suo interno, eppure dalla ricerca portata avanti dalla European Recycling Platform insieme a Duracell si deduce proprio questo. Ed è un dato preoccupante dato che oltre allo spreco di energia in sé va calcolato anche il difficile smaltimento cui le pile, come è noto, devono andare incontro. È allora interessante capire come sia possibile che si verifichi un simile spreco e come limitarlo.
Riccardo Fratticcioli, Field Officer della European Recycling Platform si è espresso in merito, di recente, spiegando che
oggi usiamo sempre più spesso strumenti high tech, come la fotocamera digitale, che richiedono tantissima energia e che possono smettere di funzionare con pile che contengono ancora il 60% di energia residua. Sprecare quanto rimane è un peccato, perché si tratta di energia che può far funzionare ancora a lungo una sveglia, un telecomando, un giocattolo per bambini o un piccolo apparecchio di questo tipo.
Ecco quindi che risulta chiaro come l’avanzare della tecnologia, che ha portato alla realizzazione di device sempre più esigenti in termini di energia, sia la principale responsabile, assieme alla disinformazione, dello spreco di pile scoperto da questa indagine. Altrettanto chiaro appare come riuscire in modo semplice ma efficace a limitare questo spreco: si può acquistare un economico e semplicissimo strumento per misurare la carica residua delle pile (in commercio ce ne sono molti) oppure, senza nemmeno il bisogno di testare la carica delle pile, semplicemente non gettarle una volta che si rivelano non abbastanza cariche per il proprio esigente device, passandole invece a un qualche semplice apparecchio come un telecomando o un giocattolo. Una buona idea è quindi quella di non procedere allo smaltimento delle pile subito, ma di raccoglierle e provare prima a utilizzarne la residua energia una volta che quelle già presenti nel telecomando dovessero scaricarsi. Semplici accortezze per limitare uno spreco che ha dell’imbarazzante.
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