Piero Gnudi è il nuovo commissario dell’Ilva di Taranto dopo Enrico Bondi. Ma chi è Piero Gnudi? Economista, commercialista, ex ministro: ecco nel dettaglio chi è l’uomo incaricato di gestire la delicatissima situazione Ilva.
Piero Gnudi si è da poco insediato come nuovo commissario dell’Ilva dopo Enrico Bondi. Gnudi ha 76 anni, è nato a Bologna il 17 maggio del 1938. Nella città di origine Gnudi si è laureato in economia e commercio nel 1962 e ha aperto uno studio commercialista. Il nuovo commissario dell’Ilva ha alle spalle una serie di incarichi nei consigli di amministrazione di diverse importanti aziende italiane: STET, ENI, Enichem, Credito Italiano.
Tra l’anno 1995 e l’anno 1996 è stato designato come consigliere economico del Ministro dell’Industria, già nel 1994 era entrato a far parte del consiglio di amministrazione dell’IRI. Piero Guidi è anche un membro del direttivo di Confindustria e di Assonime, è presidente onorario dell’OME e a oggi riveste incarichi nei consigli di amministrazione di Astaldi, de Il Sole 24 Ore e di Unicredit, oltre a essere il presidente del consiglio di amministrazione dell’Enel da oltre 12 anni.
A livello politico ha ricoperto degli incarichi di primo piano nel 2011 con il Governo di Mario Monti, essendo stato nominato il 16 novembre del 2011 Ministro del Turismo e dello Sport e 9 giorni dopo degli Affari Regionali. Se la mole di incarichi politici e dirigenziali fin qui citati può risultare impressionante, è in realtà estremamente riduttiva rispetto alla reale quantità di incarichi e di cariche collezionate da Piero Gnudi nel corso degli anni.
Per capire chi è Piero Gnudi, nominato da poco nuovo commissario dell’Ilva di Taranto, ci sembra opportuno aggiungere dell’altro: è stato presidente della società calcistica del Bologna dal 1991 al 1993 (nel 1992 i tifosi del Bologna per protestare nei suoi confronti impiccarono un manichino che lo raffigurava), nel 2011 è stato nominato presidente della Sesto Immobiliare. Nell’inchiesta sul Civis di Bologna è venuto fuori che Piero Guidi avrebbe nominato Giorgio Guazzaloca presidente della Leasys, stando a quanto sostenuto dall’accusa per far sì che l’appalto per il Civis finisse nelle mani della società Irisbus.
Si potrebbe continuare ancora, ma ormai sarà chiaro che stiamo parlando di un uomo molto potente, che per decenni ha ricoperto incarichi di livello elevatissimo nel mondo economico, politico e industriale italiano.
Dopo un anno il Governo Renzi solleva quindi dall’incarico di commissario dell’Ilva di Taranto Enrico Bondi, il cui operato abbiamo avuto modo di criticare a più riprese. Al suo posto sopraggiunge Piero Gnudi, mentre ancora non è ben chiaro se Edo Ronchi continuerà a ricoprire la carica di sub commissario, probabilmente Ronchi deciderà in questi giorni dopo aver discusso con Guidi della bonifica e del risanamento ambientale dell’azienda siderurgica tarantina.
Intanto Antonio Gozzi, il presidente di Federacciai, ha rilasciato un’intervista a Prima di tutto, su Radio 1, nel quale ha ribadito (come era facile immaginare avrebbe fatto), che per il risanamento ambientale dell’Ilva
non si può pensare di risolvere un problema di così notevole portata e gravità in così poco tempo.
Dal canto nostro, non possiamo che riflettere sul fatto che il tempo, in realtà, continua a passare. I commissari dell’Ilva di Taranto cambiano, ma i problemi restano. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le prime mosse decise da Piero Gnudi.
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