Puntare sempre di più sul biometano e sullo sviluppo dell’intera filiera. Questo nel campo energetico è uno degli obiettivi che si è prefissa la Regione Piemonte al fine di andare a cambiare le abitudini e le impostazioni nel settore agricolo, ma anche nel campo dei carburanti per autotrazione con l’obiettivo di contribuire all’abbattimento del PM10.
In merito a questa opportunità, nella primavera del prossimo anno, avvalendosi della collaborazione di Enviroment Park, l’Amministrazione regionale ha già programmato ed organizzato un convegno sul biometano, mentre intanto di recente la direzione Commercio ha provveduto a promuovere uno studio di fattibilità per analizzare le potenzialità e le criticità.
Per quel che riguarda i risultati sin qui raggiunti, in Piemonte l’Amministrazione in questi ultimi anni ha puntato sulla diffusione e sull’incentivazione all’utilizzo di carburanti puliti potenziando la rete di distribuzione, ma anche invogliando i cittadini a comprare veicoli alimentati a metano che godono, tra l’altro, della totale esenzione dal pagamento della tassa di circolazione.
Sul territorio piemontese sono complessivamente 64 i distributori che erogano metano; sono in sensibile aumento rispetto ai 48 dell’anno 2009, mentre i punti di rifornimento del Gpl sono 241. In termini percentuali è in Provincia di Torino dove si vende più Gpl a fronte di una quota di consumo regionale, sul totale del carburante erogato, pari al 4,88%; al primo posto c’è il gasolio con il 57,3%, mentre continua a scendere la percentuale della benzina oramai appena sotto il livello del 38%.
L’Amministrazione regionale, in merito ai numeri sui carburanti, puliti e non, e sul loro consumo, pone tra l’altro l’accento sul fatto che per i tipi di combustibile i prezzi al consumo sono caratterizzati da differenze significative dettate soprattutto da tasse che in percentuale sono molto diverse. Se per il Gpl è infatti “solo” del 36%, per il gasolio si arriva al 51% mentre per la benzina si sale ulteriormente al 58%.