In questi giorni in cui si è parlato di Genova e della Liguria quasi esclusivamente per il Festival di Sanremo, ci sarebbe piaciuto che venisse citato un altro primato cittadino che dovrebbe costituire un vanto, specialmente per l’amministrazione comunale. La città genovese infatti è stata la prima in Italia ad ottenere il Certificato d’azione europeo per l’energia sostenibile.
Si tratta di un riconoscimento, arrivato in seguito al “patto dei sindaci”, firmato nel 2008, in cui sostanzialmente i primi cittadini dei Comuni di tutta Europa si impegnavano ad attuare il famoso obiettivo del 20-20-20 autonomamente, anche se il proprio Governo nazionale avesse deciso di non aderirvi. Questo significa voler ridurre del 20% le proprie emissioni di gas ad effetto serra, aumentare del 20% il risparmio energetico ed aumentare del 20% l’energia proveniente dalle fonti rinnovabili.
Nel momento in cui veniva attestato che un Comune aveva superato l’obiettivo prefissato, gli veniva assegnato il Certificato, e così Genova è stata la prima grande città italiana ad ottenerlo. In Italia 597 Comuni hanno aderito al Patto, tra gli oltre 2100 di tutta Europa, ma questo non voleva dire che avessero di fatto intrapreso tali iniziative. Dei 597 Comuni infatti, circa 160 sono stati categoricamente “bocciati” in quanto hanno ratificato il patto, ma non hanno fatto nulla per raggiungere gli obiettivi. Tra questi spicca Milano, e visti i dati sullo smog degli ultimi tempi non fatichiamo ad intuire che i progetti verdi siano rimasti nel cassetto. Ma ci sono anche dei Comuni “ritardatari” (quasi 300), cioè che hanno intrapreso progetti ecologici più tardi rispetto al dovuto, e che dunque, nonostante non siano ancora vicini al raggiungimento degli obiettivi, sono sulla buona strada. Tra questi troviamo Roma.
Anche Torino si presenta tra le città “promosse”, anche se i dati sull’inquinamento atmosferico rimangono molto preoccupanti. Il capoluogo piemontese, insieme ad un Comune della sua Provincia, Avigliana, a Genova ed a Maranello, in Provincia di Modena, sono gli unici 4 ad aver sviluppato un piano PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), il quale permette di accedere alle risorse messe a disposizione dalla Banca Europea per gli Investimenti, mentre la Provincia di Bolzano ha ricevuto la certificazione Klima Haus (o Casa Clima), per la progettazione corretta delle abitazioni, la politica di formazione dei cittadini ed un sistema adottato in tutta l’area che permette di abbattere i consumi e le emissioni degli edifici.
Concetta 1 Marzo 2017 il 1:33 am
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