Petrolio in mare al largo della fascia costiera tra Abruzzo e Molise: scattate le procedure d’emergenza. Legambiente chiede chiarezza in merito alle cause dello sversamento mentre la Edison, proprietaria del campo petrolifero Rospo Mare, rilascia le classiche dichiarazioni di rito.
Ieri è stata avvista una chiazza di petrolio da 1000 litri stimati, di dimensioni 20×60 metri circa. Lo sversamento è stato riportato dall’equipaggio della FSO Alba Marina nelle vicinanze del campo petrolifero di proprietà della Edison denominato Rospo Mare, al largo della fascia costiera tra Abruzzo e Molise. La Edison ha dichiarato che le procedure di emergenza sono scattate come previsto:
L’intero campo è sorvegliato da un sistema di telecontrollo a terra nella base di Santo Stefano da cui è possibile arrestare la produzione in qualsiasi momento. Sono previsti sia arresti d’urgenza che sigillano il giacimento sul fondo del mare sia l’attivazione delle pompe antiincendio su tutto l’impianto in caso di fuoriuscita di gas. Lo stesso sistema di arresto è presente sulle piattaforme. L’intervento di emergenza è possibile anche dalla Fso Alba Marina. Il campo è inoltre fornito di tutte le dotazioni di sicurezza previste dal codice della navigazione e dalle leggi minerarie.
Nonostante le belle parole della Edison (operatore della struttura al 62%, insieme all’Eni, operatore al 38%) ecco qui il petrolio in mare, ancora una volta. Il presidente di Legambiente Abruzzo Angelo Di Matteo ha dal canto suo chiesto immediatamente chiarezza sull’accaduto:
Occorre accertare al più presto le cause, individuare i responsabili, verificare il livello delle misure di sicurezza attive sulle piattaforme e sulla nave di appoggio, e valutare infine gli eventuali danni ambientali. I rischi delle attività di estrazione, stoccaggio e trasporto degli idrocarburi sono sempre più evidenti e devono far riflettere sul tentativo di deriva petrolifera che, fortemente propagandata nella proposta di Strategia Energetica Nazionale, il ministro Passera vuole impartire al Bel Paese.
Dichiarazioni che sottolineano come i rischi di danni ambientali sono grandi e la deriva petrolifera, per usare le parole di Di Matteo, voluta dall’attuale governo è lontanissima dall’essere facilmente condivisibile sotto il punto di vista ecologico. A ulteriore riprova di questo, ecco un nuovo sversamento: il petrolio in mare avvistato ieri tra Abruzzo e Molise.
Rettifica ricevuta da Enel via email, data 23 gennaio 2013:
In merito alla situazione su Campo Rospo Mare, Edison intende chiarire che non c’è stato nessuno sversamento e che non vi è presenza di greggio in mare – secondo quanto risulta dalle analisi e indagini effettuate finora.
Alleghiamo anche una foto del 22 /1 /2012 scattata durante l’ispezione aerea di Rospo Mare da dove emerge, ancora una volta, l’assoluta mancanza di greggio in mare. […]
Photo Credits | peretzp su Flickr