In Brianza non abbiamo mai avuto degli episodi ambientali così gravi.
Così ha definito la situazione in cui si trova attualmente la zona vicina al fiume Lambro il rappresentante dell’azienda Brianzacque che gestisce il depuratore della zona. Nella giornata di ieri alcuni balordi (4 per i carabinieri) hanno aperto tre cisterne della ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, provincia di Monza, causando la fuoriuscita di 600 mila litri di gasolio e olio combustibile, i quali sono confluiti nel condotto fognario, e dopodiché nel fiume Lambro.
A causa dell’ovvio blocco del depuratore, si è creato un allarme ambientale senza precedenti. Per fortuna la fuoriuscita è stata fermata a fine mattinata dai tecnici della Brianzacque, e la perdita è durata solo poche ore, ma riparare i danni causati dal petrolio che ha intaccato i chilometri circostanti non sarà facile. Il rischio infatti è che il fiume nero che ha invaso il Lambro raggiunga in breve tempo il Po, e qui sì che potrebbe creare danni ancora peggiori, vista l’enorme portata del più grande fiume italiano. Per questo la Protezione Civile si è già attivata ed ha allestito uno sbarramento a San Zenone, in provincia di Lodi.
Continua Brianzacque:
Ci siamo attivati subito per contenere il danno ambientale, facendo entrare la miscela di gasolio e di altre sostanze nel nostro depuratore per contenere il danno ed evitare il più possibile che questi idrocarburi finissero nel Lambro
ma evidentemente questo non è bastato. Vicino alla zona di fuoriuscita c’è anche una scuola, e pare che i genitori, allarmati dalla pericolosità di questo fiume tossico, stiano chiedendo con insistenza alla Protezione Civile di mettere in sicurezza i loro bambini. Di seguito la gallery del disastro pubblicata dal Corriere della Sera.
Fonte: [Corriere della Sera]
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