Il petrolio, a seguito di un incremento della produzione mondiale fino al 20% entro il 2020, potrebbe tornare a pezzi decisamente più bassi, se le previsioni contenute nella ricerca effettuata da Leonardo Maugeri, prestigioso docente di Geopolitica dell’Energia alla Harvard Kennedy School (presso il Belfer Center per le Scienze e gli Affari Internazionali) dovessero rivelarsi corrette.
La capacità di produrre oro nero a livello globale sta crescendo rapidamente: a spingere verso un incremento della produzione dai 93 milioni di barili al giorno ai 110 milioni di barili al giorno, secondo Maugeri, sarà una combinazioni di prezzi particolarmente elevati e di nuove soluzioni tecnologiche in grado di permettere l’apertura di nuovi giacimenti e lo sfruttamento più efficiente di quelli già presenti.
Tra le nuovi techiche e tecnologie adoperate troviamo, in particolare, la fratturazione idraulica, che permette di estrarre oli ultrapesanti, di tenuta e di scisto, nonché di ricavare petrolio da zone altrimenti difficili da sfruttare. Tuttavia, non sono in pochi a lamentare la pericolosità della tecnica di fratturazione idraulica (del tutto bandita in diversi paesi), anche nota come fracking: se ne è parlato di recente in seguito alle polemiche attorno alle possibili cause del terremoto in Emilia.
Comunque, secondo Maugeri, l’incremento della produzione di petrolio si verificherà in special modo negli Stati Uniti, nel Canada, nel Venezuela, in Brasile e in Iraq. Secondo lo studioso sarà proprio il connubio tra la maggiore capacità produttiva da parte dell’occidente e maggiore produzione di greggio in altre zone del globo a poter determinare un calo significativo dei prezzi del petrolio. Per Maugeri solo dopo il 2020 il 60% della capacità produttiva di greggio globale complessiva arriverà sul mercato, mentre già entro il 2020 vedremo un incremento di 17,5 milioni di barili al giorno nella produzione di petrolio.
Il petrolio riuscirà quindi con facilità a mantenere il proprio ruolo da leone all’interno del panorama energetico dell’immediato futuro? Nei prossimi anni avremo modo di verificare se le ipotesi di Maugeri si riveleranno corrette.
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