Si potrebbe immaginare che un Paese desertico come l’Arabia Saudita dovrebbe poter contare molto sulla dissalazione per una buona parte delle acque dolci che utilizza. Ed infatti, ad esempio, nel regno Saudita c’è il più grande impianto di dissalazione al mondo, quello nella Al Jubail Industrial Zone, sulle rive del Golfo Persico.
Fino ad ora, gli impianti di dissalazione sono più di 28 sparsi in tutto il regno, e hanno dovuto fare affidamento sui combustibili fossili, in particolare olio combustibile, per fornire la potenza necessaria per far funzionare le apparecchiature utilizzate per l’estrazione del sale e altri minerali dall’acqua di mare.
Gran parte di questo può cambiare, tuttavia, visto che l’Arabia Saudita è ora interessata ad utilizzare l’energia solare per fornire la potenza necessaria, al posto del petrolio. Secondo un articolo pubblicato sulla UAE Top Media News, il regno sta ora progettando la costruzione di impianti di desalinizzazione alimentati ad energia solare, al fine di risparmiare sui costi energetici, ma anche per essere in sintonia con le nuove politiche ambientali. Questo potrebbe essere per garantire l’iscrizione della nazionale all’International Renewable Energy Agency, altrimenti nota come IRENA.
Il ministro delle Finanze arabo Ibrahim Al Assaf ha spiegato:
la dissalazione è la nostra scelta strategica per fornire un adeguato approvvigionamento di acqua potabile alle popolazioni di tutto il Regno.
Egli ha aggiunto che utilizzando l’energia solare al posto del petrolio, si concentrerà più sull’utilizzo di energie rinnovabili fino anche a diventare un esportatore di questa forma di energia pulita, come è stato fatto con il petrolio. Una enorme quantità di oro nero è attualmente utilizzata per fornire energia per gli impianti di desalinizzazione del Paese: circa 1,5 milioni di barili al giorno. Questo ha causato un aumento del prezzo dell’acqua dissalata, che costa più della benzina.
L’uso dell’energia solare per la dissalazione dell’acqua è solo uno dei diversi progetti rispettosi dell’ambiente che il regnante ha intenzione di attuare. Esistono infatti progetti volti a migliorare il sistema di trasporto con la costruzione di una rete di treni ad alta velocità, molto meno inquinanti di quelli che esistono oggi. La nuova rete ferroviaria, una volta completata, sarà in grado di trasportare un gran numero di persone, e contribuirà ad eliminare molte delle migliaia di autobus che sono attualmente utilizzati.
In aggiunta alla desalinizzazione, l’energia solare fornirà anche l’energia ad un Paese che è stato storicamente conosciuto come fornitore mondiale di petrolio. Questa forma rinnovabile finalmente permetterà ai sauditi non solo di avere una fonte diversa dal petrolio per il loro fabbisogno energetico, ma ridurrà notevolmente i costi dell’acqua dolce, abbassando così anche il costo del petrolio.
Fonte: [Greenprophet]
teo 28 Giugno 2011 il 11:56 am
Questo progetto è molto simile a quello messo in piedi da Euromec e Agmin (associate) per la fornitura di trenta elettropompe ad energia solare con collegamenti e accessori da installare in 30 villaggi del Nepal.
http://www.euromec.net/it/doc-s-67-438-1-nepal.aspx