Mentre la Mattel tenta in tutti i modi di ripulire il suo nome dall’accusa di essere distruttrice di foreste, ecco che arriva una nuova e pesante accusa, questa volta da parte della Peta. Se proprio bisogna essere precisi, bisogna amettere che questa volta la Mattel si è trovata in mezzo ad uno scontro in cui c’entrava poco, ma fa sempre notizia visto che ha ideato una nuova campagna pubblicitaria alquanto discutibile.
Ma per capire bene la vicenda bisogna fare un passo indietro. E’ da un po’ infatti che la Peta, associazione animalista che da anni si batte contro i maltrattamenti agli animali e l’uso delle pellicce, sta combattendo contro il colosso Seaworld, il parco acquatico di Orlando, negli Stati Uniti, tra i più famosi del mondo. L’accusa che muove la Peta è di maltrattamenti contro le orche e i delfini, costretti ad imparare mosse innaturali per gli spettacoli, ma ogni tentativo di agire per vie legali è sempre fallito in quanto le orche non sono né persone né animali protetti, e dunque il personale di Seaworld non commette reati.
In mezzo a questa battaglia si ci è trovata la Mattel che ha avviato una campagna pubblicitaria, in collaborazione proprio con il parco acquatico, denominata “Barbie addestratrice di balene”. Apriti cielo. Secondo Peta infatti gli ideatori della Barbie avevano promesso di utilizzare l’immagine della bambola più famosa del mondo per le battaglie contro l’uso delle pellicce ed in favore degli animali. Ma ora sta prendendo, testualmente, una “piega pericolosa” perché si è unita con il famigerato Seaworld che maltratta gli animali.
Inoltre dalla Peta ricordano che le orche non sono animali che si possono tenere in cattività, e la dimostrazione è stata che ben 3 addestratori sono morti, dilaniati da questi enormi animali stressati dagli spazi piccoli in cui sono costretti, di cui uno proprio durante uno spettacolo. Per questo l’associazione chiede non solo che questi maltrattamenti cessino, ma anche che la Barbie addestra-balene venga ritirata dal mercato. Altrimenti, ipotizzano dalla Peta, il prossimo passo quale sarà? Barbie che ruba le auto?
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