I pesticidi favoriscono l’insorgere del melanoma

I lavoratori che utilizzano nei campi alcuni antiparassitari agricoli hanno il doppio delle probabilità di contrarre il melanoma, una forma mortale di cancro della pelle, rispetto al normale, secondo un nuovo studio americano.

I ricercatori dell’Università dell’Iowa, dell’Istituto Nazionale di Scienze della Salute Ambientale e dell’Istituto Nazionale Tumori hanno individuato 6 pesticidi che, con l’esposizione ripetuta, raddoppiano il rischio di cancro della pelle tra i contadini e altri lavoratori che li hanno applicati alle colture.

I risultati si aggiungono ad altre prove che suggeriscono come l’uso frequente di pesticidi possa aumentare il rischio di melanoma. I tassi di malattia sono triplicati negli Stati Uniti negli ultimi 30 anni, con l’esposizione al sole identificata come la causa principale. Quattro delle sostanze chimiche, maneb, mancozeb, metil-parathion e carbaril, sono utilizzate negli Stati Uniti su una varietà di colture, tra cui frutta secca, frutta fresca e verdura. Altri due, benomil e etil-parathion, sono stati già eliminati e non più prodotti dalle fabbriche sin dal 2008.

La maggior parte della precedente letteratura sul melanoma si è concentrata sui fattori ambientali e sull’esposizione al sole. La nostra ricerca mostra un’associazione tra vari pesticidi e melanoma, fornendo il supporto per l’ipotesi che i prodotti chimici agricoli possano essere un’altra fonte importante di rischio per il melanoma

si legge sulla relazione degli epidemiologi. I risultati possono anche avere implicazioni per i normali cittadini che fanno uso di pesticidi nelle loro case o cantieri. Il carbaryl, uno dei pesticidi collegati al cancro della pelle, è l’ingrediente attivo nell’insetticida Sevin, che è ampiamente utilizzato per uccidere i parassiti nei giardini e nei prati.

Lo studio, pubblicato il mese scorso sulla rivista Environmental Health Perspectives, ha esaminato i tassi di cancro in 56.285 applicatori di antiparassitari utilizzati in diversi Stati degli Usa, come parte dello studio sulla salute della Confederazione Agricola.

Fonte: [Organic Consumers]