Ciglia artificiali in grado di captare e leggere la velocità dell’acqua che le deflette sono state progettate da un gruppo di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce per la realizzazione di pesci robot. Questi sono in grado di nuotare in autonomia e di raccogliere informazioni per un risparmio energetico. Pensate l’applicazione dei sensori ai natanti e ai sottomarini.
Lo studio fa parte del progetto europeo FILOSE per la realizzazione e la ricerca di pesci robot con sensori artificiali, nell’ambito del Settimo Programma Quadro della commissione europea. La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’Università di Verona, l’Università di Bath nel Regno Unito, del Politecnico di Riga in Lettonia e del Politecnico di Tallin in Estonia. Il brevetto permetterà di controllare e risparmiare energia durante il moto dei pesci in modalità singola o di gruppo. Il sistema sensoriale, detto “linea laterale” difatti è localizzato lungo la pelle e su tutto il corpo del pesce e serve a monitorare e sfruttare il flusso dell’acqua limitando il consumo di energia durante il moto. Il sistema applicato ai pesci robot permetterà di sfruttare le correnti marine e i flussi di acqua limitando il consumo energetico durante la navigazione. Come spiega il dottor Francesco Rizzi, coordinatore del progetto italiano
Sebbene negli ambienti acquatici le correnti possano essere di tipo diverso, il nostro sensore è stato sviluppato in modo da permettere il riconoscimento di elementi distintivi, quali la direzione e l’intensità del flusso d’acqua, riconducibili a situazioni tipiche delle operazioni sottomarine, quali l’individuazione di sorgenti, il movimento o lo stazionamento in acqua.
Il sistema sensoriale è affidato a ciglia artificiali installete su piccoli pesci robot che saranno collegate al sistema di controllo dei mezzi sottomarini bio-mimetici autonomi robotizzati, costruiti seguendo le forme naturali dei pesci. L’invenzione permetterà dunque di risparmiare energia per lo spostamento di sottomarini di piccole dimensioni, quali i sommergibili o i batiscafi utilizzati per le analisi ambientali, le ispezioni sottomarine e la sorveglianza civile e militare. I pesci robot, spiegano gli esperti, oltre a far risparmiare energia potranno
in futuro sostituire le operazioni, condotte da sub, nell’ispezione diretta delle coste marine in caso di situazioni pericolose per la vita.
[Fonte e foto: Istituto Italiano di Tecnologia]