Partirà sabato 9 giugno 2012 la manifestazione organizzata dall’assessorato alla Cultura, Art e Sport della Regione Lazio “La via Francigena cammina nei Parchi del Lazio” per far scoprire attraverso percorsi e trekking naturalistici, rievocazioni storiche in costumi tradizionali, ma anche visite guidate ad antichi monasteri e degustazioni di prodotti tipici, l’antico splendore della via Francigena che conduceva i pellegrini alle tre antiche mete religiose cristiane di epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.
Come spiega l’assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, Fabiana Santini
La Via Francigena cammina nei parchi del Lazio è un primo inedito progetto che, per la prima volta, mette in rete undici parchi naturalistici della regione attraversati da tratti degli antichi percorsi di fede che dal Medioevo sono meta di migliaia di camminatori in viaggio verso Roma, meta della cristianità. La loro valorizzazione, che passa anche attraverso l’organizzazione di manifestazioni popolari dalla forte connotazione culturale, vuole essere il contributo della Giunta Polverini alla giusta rivalutazione delle potenzialità del nostro territorio, ricco di tradizioni culturali e storiche.
Il progetto “La via Francigena cammina nei Parchi del Lazio” è dedicato all’accoglienza dei luoghi e fa parte del festival “Collective Project, il Festival delle via Francigene 2012” che dal mese di giugno a settembre proporrà oltre 100 eventi per la promozione della via storica europea, all’insegna della natura, della spiritualità, della cultura e delle identità locali. Correlata all’inaugurazione dei percorsi naturalistici lungo la via Francigena, è l’apertura della mostra fotografica “Camminando sulle orme dei pellegrini di tutti i tempi” dell’artista Natalia Sitkevic, ospitata nel palazzo comunale di Genazzano. Un percorso fotografico attraverso i luoghi e i tempi della Provincia di Roma: dall’antica via Prenestina nel territorio di Zagarolo, al parco degli acquedotti di Gallicano; passando attraverso il Ponte Amato di Palestrina; da Cave a Genazzano attraverso luoghi ameno e spesso non conosciuti.
[Fonte e foto: Cultura Lazio]
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