PepsiCo, proprietaria oltre che del più noto marchio Pepsi, anche della Frito-Lay e del marchio britannico Walkers, ha annunciato che potrebbe essere la prima a lanciare sul mercato gli imballaggi biodegradabili delle patatine fritte entro 18 mesi.
La notizia non farebbe tanto scalpore se non fosse che le nuove buste che la Walkers sta progettando sono formulate proprio con l’amido che si trova nelle bucce delle patate stesse che si trovano al suo interno. In pratica è come prendere un sacco di patate già fritte. Il Carbon Trust stima che la bustina media delle patatine al formaggio e cipolla di Walker genererà circa 80 grammi di biossido di carbonio, circa il 34% di esso è causato dalla produzione della confezione. Walkers spera che i nuovi sacchetti faranno risparmiare circa il 7% di CO2 rispetto a quanto non si consumerebbe di solito.
Sambra un po’ misero come risparmio, a cui si aggiunge la possibilità di smaltimento molto più rapida rispetto alla plastica, ma non è tutto. PepsiCo sta investendo molto in ricerche per dare alle sue patatine e altri snack un carico ambientale più leggero. La multinazionale ha promesso di tagliare drasticamente l’utilizzo dell’acqua, oltre che l’impatto di carbonio, fino al 50% entro cinque anni.
Nel caso delle patatine questo significa l’inserimento di una speciale sonda nei campi al fine di perfezionare l’irrigazione e ridurre la quantità di acqua fornita alle piante. In Gran Bretagna, ai coltivatori di patate verrà consegnato un apposito strumento chiamato The Cool Farm Instrument per aiutarli a ridurre le emissioni di carbonio delle colture e risparmiare denaro.
PepsiCo ha detto che avrebbe cercato di abbassare le emissioni di carbonio utilizzando fertilizzanti e altre strategie passando alla coltivazione di una varietà di patate più resistenti e che hanno bisogno di meno acqua. Il pericolo, ancora però non confermato, è che questo potrebbe tradursi in una varietà geneticamente modificata. Continueremo a vigilare per scoprire se questi sospetti si riveleranno fondati.
Fonte: [Treehugger]