Contro il traffico illegale della pelle di pitone è in arrivo un importante bando da parte dell’UE contro la merce in ingresso dal Vietnam e dall’Indonesia. Si parla di larga parte delle importazioni e il paese maggiormente interessato, primo importatore mondiale, è proprio l’Italia.
Il mercato della pelle di pitone che interessa in particolar modo l’Italia, primo importatore mondiale per via dell’industria della moda di lusso, potrebbe conoscere un forte scossone: l’UE sta valutando (e a quanto sembra la misura potrebbe diventare realtà nel giro di pochissimi giorni) la possibilità di mettere al bando le importazioni da Vietnam e Indonesia, dove il traffico illegale della pelle di pitone è enorme e sembra aver infine toccato la coscienza europea. Il parere del World Conservation Monitoring Centre sembra aver influenzato con il suo dossier “Pitoni” i membri riuniti delle nazioni europee per la Convenzione sul commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatica minacciate di estinzione, ovvero il CITES. Marco Valentini, esperto del ministero dell’ambiente italiano ed ex capo del gruppo ha dichiarato:
C’è la possibilità che una decisione di stop dell’Ue al commercio proveniente da Vietnam e Indonesia possa essere presa rapidamente.
Ci auguriamo che le parole di Valentini possano trovare conferma quanto prima. Il blocco alle importazioni dal Vietnam dovrebbe arrivare praticamente subito, “forse anche prima di Natale”, secondo l’esperto, mentre per il blocco dell’import dall’Indonesia (che ha triplicato nell’ultimo decennio la quantità di pelli di pitone immesse sul mercato) potrebbe partire a febbraio 2013. Per una moda che deve diventare sostenibile questa potrebbe essere una decisione importante, che può infliggere un duro colpo al traffico illegale delle pelli di Pyton Reticulatus. Felici che l’Unione Europea si sia svegliata al riguardo, ci aspettiamo ora misure concrete e a breve termine, e nessun passo indietro.
Photo Credits | Mohammed Alnaser su Flickr