La Cia (Confederazione italiana agricoltori) e l’Università di Salerno hanno messo in campo, nel vero senso della parola, delle patate di qualità cresciute con il compost derivato dai rifiuti domestici. Il nome delle patate ecosostenibili sarà riciclelle, perché ottenute dal riciclo della spazzatura.
La sperimentazione dei tuberi ricavati dal compostaggio dei rifiuti è stata sostenuta dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che non hanno avuto dubbi sull’esito della sperimentazione dei tuberi ottenuti dalla spazzatura, dopo il successo della “insalata riciclata“.
Gli esperti della Confederazione italiana agricoltori hanno così potuto dimostrare che
anche i tuberi possono essere tranquillamente fertilizzati con questo compost e i risultati sono ottimi, perché il prodotto giunto a maturazione è di grande qualità e gradevole al gusto.
E com’è nata la scelta del nome delle patate cresciute dai rifiuti?
Le abbiamo battezzate con il nome di riciclelle e sono la dimostrazione che si può fare agricoltura dando un contributo importante all’ambiente e risparmiando. E’ bastato recuperare e compostare la parte organica dei rifiuti di poche famiglie, per ottenere fertilizzante utile ad una produzione di patate in grado di soddisfare una porzione delle loro esigenze alimentari.
In questo modo è stato possibile portare a termine un processo di riciclaggio completo che, come tendono a sottolineare i ricercatori della Cia, potrà in futuro essere un metodo ecosostenibile non solo applicabile ad altri prodotti ortofrutticoli, ma anche uno strumento valido per far fronte al problema della spazzatura, che provoca danni alla salute e all’ambiente di grande entità, basta citare i casi in Campania e l’allarme rifiuti della Ue. Per ora le patate riciclelle saranno assaggiate a Molina di Vietri (Salerno) durante la conferenza stampa e si spera al più presto possano arrivare sulle nostre tavole.
Per chi volesse produrre in casa del compost, magari per fertilizzare fiori e piante, occorre accumulare gli scarti alimentari della cucina e dell’orto o giardino, e lasciarli macerare in una compostiera, o composter. Oggi se ne trovano molte in vendita nei negozi specializzati nel giardinaggio, a prezzi contenuti. Per chi avesse un piccolo giardino è sufficiente fare una buca nel terreno, ricoprire con terra i rifiuti organici e poi l’ossigenazione penserà a produrre l’utilissimo compost. Per maggiori dettagli, clicca qui.
[Fonte: Cia]
[Foto: Flickr]
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