Il parco regionale della Maremma punta sul miglioramento della qualità e dell’ecosostenibilità delle pratiche agricole nel raggio del proprio territorio. Federbio e l’Azienda regionale agricola di Alberese hanno da poco stipulato un accordo di collaborazione che vedrà al centro dell’impegno lo sviluppo delle tecniche di agricoltura biologica e il miglioramento complessivo dell’ecosostenibilità delle tecniche agricole attraverso, tra l’altro, un maggiore utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Grazie a un accordo stipulato tra Federbio e l’Azienda regionale agricola di Alberese il Parco della Maremma diventerà ancora più green. Gli esperti considerano il parco come un luogo ottimale per lo sviluppo di un modello eccellente di agricoltura ecocompatibile e bio. L’area, caratterizzata da vaste pinete, zone umide e naturalmente dal mare, secondo Paolo Carnemolla, il presidente di Federbio, può
diventare un prototipo di eccellenza e un laboratorio per sperimentare e sviluppare progetti e acquisire know-how sull’agricoltura biologica, sulla conservazione della biodiversità rurale e selvatica e sulla sostenibilità ambientale ed energetica, da poter replicare e trasferire in altre realtà agricole sul territorio nazionale.
Miglioramento delle tecniche agricole che mentre punta a introdurre tecniche agricole per la produzione di prodotti alimentari di alta qualità, mira anche a migliorare il rispetto per la biodiversità e le risorse proprie del territorio del parco maremmano, nonché di sensibilizzare il settore agricolo nei confronti delle possibilità introdotte dalle ultime tecnologie per lo sfruttamento dell’energia solare nelle zone destinate a uso agricolo. Come sottolinea ancora il presidente di Federbio Paolo Carnemolla, l’Azienda regionale agricola di Alberese ha tutti i numeri necessari per giungere al traguardo dell’istituzione del promo distretto biologico italiano. Questo accordo, spiega il presidente
ci permetterà di approfondire la possibilità di diffondere il modello di distretto biologico nel territorio della Maremma grossetana attraverso il percorso istitutivo e le metodologie sviluppate nell’ambito dei Progetti BioDistrict e BioReg.
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