Papa Francesco I, gli animalisti sperano in una svolta sui diritti animali

Papa Francesco I, da poco eletto, è al centro dell’attenzione di tutto il mondo. Gli animalisti italiani non fanno eccezione e in diverse dichiarazioni, data la speranza rappresenta dal nome scelto da papa Bergoglio, chiedono una svolta sul tema dei diritti animali, a partire dalla prossima Pasqua.

Papa Bergoglio ha scelto per la prima volta il nome di Francesco, richiamandosi al santo che si distinse, tra l’altro, per il proprio amore per gli animali. Gli animalisti hanno rilasciato svariate dichiarazioni che invocano al rispetto per gli animali; tra le personalità intervenute abbiamo anzitutto il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capriam che ha di recente dichiarato:

Questo Papa potrà dare un segnale diverso sul tema del benessere degli animali. La scelta del nome può essere un’opportunità proprio per aumentare la sensibilità e il rispetto nei confronti degli animali e anche per lanciare un forte segnale verso tutti gli Stati affinché vengano recepite le direttive comunitarie, come la convenzione di Washington per la tutela degli animali in via d’estinzione, per contrastare i fenomeni di contrabbando, detenzione e commercio illegale a livello mondiale.

Il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, così come altri nomi noti dell’animalismo italiano, parlano della grande possibilità rappresentata dalla Pasqua per segnare una svolta:

Questo Papa ha un’arma formidabile da utilizzare subito elevando una sua parola in occasione della prossima Pasqua, per evitare la strage delle migliaia di agnelli che ogni anno vengono sacrificati.

Cambiare rispetto al passato, questo il fulcro di tutte le speranze degli animalisti nei confronti del nuovo pontefice della chiesa cattolica, magari a partire da un messaggio diverso da diffondere tra i cristiani per la Pasqua, che veicoli davvero la necessità di dimostrare

compassione per tutti i viventi, animali compresi, facendo così della festa una Pasqua di resurrezione e quindi di vita.

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