Papa Francesco I ha parlato di natura e d’ambiente, il primo passo da tanti atteso è arrivato ieri: occorre essere “custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, dell’altro e dell’ambiente”. Un concetto, questo del custodire, su cui il papa è tornato a più riprese.
Da Papa Francesco I arriva una prima apertura sul tema dell’ambiente e della natura. Un passo da molti atteso fin da quando è stata resa nota la scelta del nuovo papa del nome Francesco. L’apertura è arrivata: sarà il preludio di un tema trattato a lungo dal nuovo pontefice?
Con i modi che hanno già conquistato moltissimi fedeli il papa chiede “per favore” a chi ricopre dei “ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale”, nonché a tutti gli uomini di buona volontà, di agire come
custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, dell’altro e dell’ambiente.
Un doppio appello al rispetto del pianeta, rivolto tanto ai potenti quanto alla popolazione tutta durante l’omelia della messa per l’inizio del pontificato di Papa Francesco, tenutasi ieri a Roma in Piazza San Pietro. Non solo, Papa Francesco ha insistito sul tema del custodire, affermando che “la vocazione del custodire non riguarda solamente noi cristiani” e che è stato lo stesso san Francesco a insegnare il “rispetto per ogni creatura, per l’ambiente”.
Rispetto per ogni creatura, quindi. Anche per gli animali? Vi abbiamo parlato delle speranze espresse dagli animalisti per un pontificato che segni una svolta nel rispetto degli animali, e questa piccola apertura sembrerebbe andare in quella direzione, assieme alla scelta di non indossare pellicce d’ermellino (che tuttavia sembra più che altro inserirsi nella decisione del nuovo papa di evitare lo sfarzo). Questo porterà davvero a prese di posizioni differenti nei confronti degli animali da parte della chiesa cattolica? Solo il tempo potrà dircelo. Vi è comunque già grande speranza per l’impegno del nuovo papa per l’ambiente e per il pianeta, tema spesso trascurato dai precedenti pontefici.
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