Un terzo della produzione di rifiuti domestici è costituita proprio da pannolini.
In un tempo neanche molto lontano, qualche generazione fa, i bambini venivano cambiati con panni riutilizzabili, lavabili ed economici.
Oggi, con l’avvento dell’era consumistica, usare un panno fatto in casa per i neonati sarebbe considerato anacronistico e fuori moda.
Così i genitori, suggestionati anche da pubblicità sempre più impressionanti (in alcune sembra quasi che questi pannolini magici assorbano laghi interi e facciano anche le pulizie di casa!), si ritrovano in farmacia o al supermercato a spendere centinaia di euro in mega confezioni di questi pannolini superpulenti.
Questi ecopannolini, per il momento, verrano usati “in prova” dagli asili nido comunali, ma potranno anche essere acquistati da privati nei negozi convenzionati (la lista è disponibile sul sito del Comune di Genova).
Ogni confezione contiene quattro pannolini lavabili in spugna di cotone anallergico, una mutandina impermeabile e trasparente e cento veli atossici e anallergici per l’igiene intima del bambino, che possono essere buttati direttamente nel Wc.
Coltivare la coscienza civica sin dall’inizio, sin da bambini, anche se i neonati ovviamente non se ne rendono conto, è un atto di responsabilità ambientale da parte dei genitori del futuro per i bambini del futuro.
Il nome del progetto non poteva dunque essere più azzeccato.
Se vogliamo ci sia un futuro per i nostri bambini, iniziare ad inquinare meno e partecipare alle ecoiniziative è il primo passo per consegnare ai nostri figli un mondo più pulito, senza rifiuti.
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