I pannelli solari che non vedi, soluzioni progettate per mimetizzarsi con l’abitazione, coniugando funzionalità, praticità ed estetica. Il pannello Solareva, della Solarkup, è un esempio lampante di come il solare termico possa scendere dal tetto e collocarsi su una ringhiera, una siepe piuttosto che in terrazzo o contro una parete o ancora costituire una balaustra, grazie al dinamismo consentito dalla particolare conformazione ottimizzata per l’applicazione in verticale.
Abbiamo contattato gli ideatori per saperne di più. Risponde per Solarkup Gianfranco Bogino.
Innanzitutto, perché una siepe solare?
La Nostra azienda si è specializzata nel trovare soluzioni intelligenti a tutte quelle problematiche che ad oggi impedivano una diffusione di massa dei pannelli solari termici; la più sentita da molte persone è l’impossibilità di collocarli senza andare a deturpare l’aspetto della casa, o comunque avere a disposizione uno spazio in giardino sacrificabile.
Moltissime delle famiglie che contattiamo infatti si mostra preoccupata da un intervento sul tetto, sia per ragioni estetiche che di costi oppure lo vuole dedicare ad installare il fotovoltaico, e non dispone spesso di uno spazio alternativo in cui i pannelli possano essere collocati senza arrecare disturbo. Altre famiglie ancora, vivendo in appartamenti o in nuclei abitativi non indipendenti, si vedono preclusa la possibilità di risparmiare con il sole, non avendo altro spazio esterno ad uso esclusivo che la terrazza.
Da queste considerazioni è nato il pannello Solareva, il quale, essendo ottimizzato per l’installazione verticale può essere collocato come ringhiera, contro una parete oppure una balaustra, addirittura fungere da balaustra stessa.
In questo modo il solare diventa accessibile anche alle famiglie che non hanno a disposizione spazi idonei, che vivono in appartamenti, o che semplicemente vorrebbero il solare senza che questo vada a pregiudicare l’aspetto dell’abitazione.
Di cosa si compone?
Il pannello Solareva ha buona parte delle componenti necessarie già al suo interno, esso infatti non solo non avendo l’antigelo comprende al suo interno un sistema che emette acqua calda già pronta per l’uso o per l’accumulo, ma addirittura anche la centralina di controllo del pannello è inserita all’interno, per una maggiore facilità di installazione. Il tutto è racchiuso in una resistente scocca in alluminio comprensiva di ottimo isolamento termico.
Può spiegarci come funziona?
Il pannello Solareva presenta anche un’altra innovazione oltre l’aspetto: esso infatti scalda direttamente l’acqua sanitaria, senza dover utilizzare l’etilglicole (liquido antigelo).
I pannelli tradizionali usano l’antigelo ése il liquido al loro interno si ghiacciasse, il pannello ne soffrirebbe al punto di rompersi.
Solareva invece è stato concepito per potersi ghiacciare tranquillamente senza soffrire lo stress della gelata, quando l’acqua ghiaccia infatti il pannello aumenta semplicemente il suo volume interno senza riportare danni.
Quali sono le principali differenze con un pannello solare termico tradizionale?
Innanzitutto il fatto di non necessitare di antigelo, in questo modo non si deve provvedere all’installazione di un doppio circuito e di uno scambiatore di calore, cose che non solo risultano costose all’atto dell’installazione, ma diminuiscono notevolemente il rendimento del pannello.
Utilizzando direttamente l’acqua sanitaria invece si ha un notevole risparmio in installazione ed un grande guadagno in prestazioni, tale che il pannello può garantire l’acqua a 50° in dicembre e gennaio o un risparmio fino all’90% sul riscaldamento.
Un’altra notevole differenza è la scocca interamente in alluminio, la quale oltre che richiamare l’aspetto di una staccionata garantisce una resistenza notevole negli anni. Anche la “vetratura” del collettore è innovativa rispetto ai pannelli tradizionali. Infatti uno dei problemi più rilevanti che pone un pannello installato a terra è la sicurezza. Essendo ricoperti da una lastra di vetro, i pannelli tradizionali non possono essere installati fronte strada per paura che vengano danneggiati da sassi o altri urti, e molti lo installano con apprensione in giardino avendo dei bambini che vi giocano abitualmente.
Solareva invece ha adottato una copertura in policarbonato speciale, la quale oltre che aumentare l’isolamento termico del pannello (quindi il rendimento con basse temperature esterne) consente un’installazione a terra senza preoccupazioni, non potendosi frantumare essendo molto resistente ad urti anche molto violenti.
Quali sono i costi di un modulo standard? Quali i vantaggi in termini di risparmio?
Questo dipende da cosa si vuole ottenere dal pannello; nel caso di integrazione con il riscaldamento, il dimensionamento ottimale è di 1 metro quadrato di pannello (ovvero un metro di recinzione) ogni 10 metri quadrati di abitazione. per esempio una casa di 100 metri quadrati necessita di 10 metri di pannello per raggiungere un risparmio dall’80% al 90%.
In questo caso non sono necessari altri componenti a parte il pannello, 2 tubi un’elettrovalvola ed un cavo elettrico, quindi il costo dell’impianto si riduce praticamente a quello del solo pannello, ovvero 395€ al metro quadro.
Nel caso di riscaldamento di acqua sanitaria invece, se vogliamo essere sicuri di avere acqua calda a 50° in dicembre e gennaio, la quantità di pannelli da installare è di 6mq per 200 litri di acqua di accumulo.
In questo caso vanno anche preposti ove non già presenti degli accumuli di acqua per raggiungere la quantità di accumulo necessaria.
Nel caso di riscaldamento a termosifoni valgono gli stessi dimensionamenti rispetto all’installazione con riscaldamento a pavimento, con l’unica differenza non disponendo i termosifoni di inerzia termica. In questo caso il risparmio in bolletta è di circa il 50%-60% sui consumi per il riscaldamento.
[Fonte e Foto: Solarkup]
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