Arrivano norme più severe per la tutela degli animali durante i palii tradizionali per via del ddl del ministro della salute Lorenzin approvato il mese scorso. Previsti maggiori controlli per gli animali e sui requisiti minimi di sicurezza delle manifestazioni popolari.
Con il ddl Lorenzin i palii tradizionali e altre simili manifestazioni con animali devono essere autorizzate previa acquisizione del parere favorevole della commissione comunale o provinciale per la vigilanza, integrata da un medico veterinario dell’azienda sanitaria locale.
A ciò si aggiungerà, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, un nuovo decreto del ministero della salute e dell’interno che integrerà quanto fatto specificando i “requisiti minimi di sicurezza per l’incolumità pubblica e per il benessere degli animali impiegati nelle manifestazioni”.
Sotto la lente di ingrandimento finiranno anche i fantini, in particolare quelli che hanno riportato condanne per maltrattamenti o per uccisioni di animali, per competizioni clandestine, scommesse o comunque manifestazioni vietate: a loro sarà interdetta la partecipazione a palii tradizionali e simili eventi.
Oltre a questo con il ddl messo a punto dal ministro Lorenzin si aumenterà il grado di informatizzazione per i dati e le informazioni relative agli animali da competizione, in particolare in relazione alle loro malattie, anche per poter programmare meglio i controlli sugli animali stessi (e risparmiare, non di meno). Quindi per quanto riguarda i palii tradizionali con il ddl dello scorso mese di giugno avremo norme più severe con un monitoraggio più efficace su eventuali maltrattamenti degli animali, nonché maggiori controlli anche sui fantini e coloro che questi animali li cavalcano.
In Italia palii e altre manifestazioni folcloristiche con animali sono ancora molto diffuse e una regolamentazione almeno in parte più accurata, con maggior controlli tesi anche a tentare di debellare fenomeni di doping, non può che giovare concorrendo a mantenere sostenibili questo genere di eventi.
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