Quando pensiamo alla natura, spesso siamo portati ad immaginare territori inesplorati e selvaggi in cui la presenza umana si limita a semplice osservatore dell’ambiente. D’altro canto però è ben chiaro da molti anni che le aree selvatiche sul pianeta sono costantemente sotto pressione per il valore economico che possono generare o anche come semplice spazio di compensazione per la crescita della popolazione mondiale. Storicamente però è piuttosto complesso poter dare una dimensione a questi fenomeni sia per la loro implicita complessità sia per mancanza di dati omogenei e confrontabili. Un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori e pubblicato su Current Biology affronta proprio questi temi con risultati preoccupanti.
Congresso IUCN, le sfide per la conservazione della natura
Fino al prossimo 10 settembre lo stato americano delle Hawaii ospita il Congresso Mondiale sulla Conservazione organizzato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUNC, International Union for the Conservation of Nature). Filo conduttore dell’evento è ovviamente il tema della conservazione delle specie animali e vegetali nel sempre più complesso contesto planetario. A marcare l’importanza del congresso di quest’anno è anche lo slogan scelto dagli organizzatoti: «Planet at the crossroads» che potremmo tradurre abbastanza fedelmente come «il pianeta ad un bivio». Dopo gli accordi raggiunti alla COP21 di Parigi sono ormai in molti ad attendersi interventi sostanziali a tutela degli equilibri della Terra in mancanza dei quali gli effetti del riscaldamento globale potrebbero rapidamente moltiplicarsi.
Green Drop Award premia l’ecologia alla mostra del cinema di Venezia
Sono in pieno svolgimento ormai da alcuni giorni gli eventi della 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che come tradizione animano i giorni a cavallo tra la fine di agosto ed i primi di settembre. In parallelo con la mostra della città lagunare, torna anche quest’anno il Green Drop Award. Si tratta di un premio speciale promosso dalla ONG Green Cross Italia che viene assegnato alla pellicola che meglio interpreta il vasto tema dell’ecologia e della sostenibilità ambientale.
Elefanti, nella savana africana popolazione diminuita del 30%
L’elefante è ormai da molti anni uno dei simboli del rapporto spesso infelice tra l’uomo e l’ambiente. Questa famiglia di grandi mammiferi diffusa con differenti specie in Africa ed in Asia ha spesso subito una riduzione del proprio habitat naturale che ne ha pregiudicato la possibilità di sopravvivenza. A questo già preoccupante fenomeno si è poi storicamente sommato il bracconaggio ed il commercio dell’avorio con effetti disastrosi sulla conservazione della specie. Proprio i grandi elefanti africani sono oggetto dello studio Great Elephant Census di cui da alcune ore sono stati resi pubblici i risultati finali. Come il nome lascia intuire, il progetto si propone come un grande censimento della popolazione di elefanti nella savana africana per poterne meglio comprendere le dinamiche ed individuare le criticità.
Greenpeace, plastica in mare ed alimentazione umana
Pur essendo un materiale ampiamente riciclabile e riutilizzabile, ancora oggi una parte significativa della plastica prodotta annualmente viene dispersa nell’ambiente sotto forma di rifiuti o scarti di produzione. I mari finiscono spesso per essere grani collettori di queste sostanze plastiche la cui presenza nella acque è ritenuta in crescita da molti anni. La presenza di plastica in mare, specie sotto forma di piccole particelle, fa si che questa sostanza possa facilmente entrare nella catena alimentare fino ad arrivare a prodotti che quotidianamente arrivano sulle nostre tavole. Di questo complesso ed ancora poco noto tema si occupa un recente rapporto di Greenpeace.
Rinnovabili in Italia: idroelettrico, fotovoltaico ed eolico nel 2016
I dati mensili di Terna sui consumi energetici in Italia rappresentano una occasione per misurare sul campo importanza, peso e distribuzione delle energie rinnovabili. I numeri relativi al mese di luglio sono particolarmente interessanti perché dimostrano la crescente rilevanza dell’energia pulita sulle medie mensili, sul bilancio dei primi sette mesi dell’anno e persino sui giorni di massima domanda. A contorno di queste cifre resta la tendenza generale dell’Italia a ridurre i consumi di energie e la produzione con cali significativi in termini assoluti che hanno interessato anche fonti rinnovabili come l’idroelettrico ed il fotovoltaico.
Terremoto in tempo reale, sciame sismico nell’Italia centrale
Alle 3:36 della scorsa notte un violento terremoto ha colpito una vasta area dell’Italia centrale. L’epicentro del sisma è localizzato nella provincia di Rieti. Alla scossa principale è seguito un lungo sciame sismico con decine di scosse secondarie che in alcuni cassi hanno anche superato una magnitudo 5. In questo post abbiamo raccolto alcune fonti ufficiali utili per ricevere informazioni sul terremoto in tempo reale incluse le informazioni di sicurezza, le attività di soccorso ed il monitoraggio della sequenza sismica.
Glifosato, in Italia nuove restrizioni all’uso
Si arricchisce di un nuovo capitolo l’ormai lunga vicenda del glifosato, l’erbicida al centro di un complesso dibattito politico e scientifico. Stavolta però sono direttamente le autorità italiane ad intervenire sulla materia introducendo con la formule del decreto più stringenti limitazioni all’uso ed alla commercializzazione dei prodotti a base di glifosato. La presa di posizione italiana arriva dopo la sostanziale situazione di stallo emersa a livello europeo.
Riscaldamento globale, il luglio più caldo in 136 anni
Ennesimo record in un 2016 che sembra ormai solidamente impostato per diventare uno degli anni più caldi della storia. Anche a luglio il progetto GISS della NASA ha rilevato una elevata anomalia termica su scala globale ritoccando al rialzo i valori limite già toccati nel 2015. Riscaldamento globale ed azioni transitorie sul clima del pianeta sommano ormai da molti mesi i relativi effetti generando una situazione tra le più anomale e caratteristiche da quando esistono dati sistematici e diffusi sulla temperatura.
Goletta Verde 2016, bilancio in chiaroscuro per i mari italiani
Goletta Verde è una iniziativa ormai storica di Legambiente che ogni anno percorre i mari italiani per valutarne lo stato di salute ed il livello di tutela. Un progetto di raccolta sistematica ed organizzata di dati ed evidenze che ha nel tempo acquisito un grande valore storico. Attraverso i dati di Goletta Verde infatti è possibile anche ripercorrere il rapporto tra gli italiani ed il mare tra molte indifferenze ma anche modelli positivi. L’edizione 2016 di Goletta Verde si è appena conclusa e Legambiente ha tratto il bilancio di quasi due mesi di navigazione attorno ai mari della penisola.
Solare fotovoltaico, oltre 688 mila impianti in Italia
Il solare fotovoltaico italiano continua la sua crescita numerica anche nel 2015. Lo scorso anno è infatti aumentata la consistenza numerica degli impianti attivi e parallelamente sono cresciute anche la potenza disponibile e la produzione complessiva di energia elettrica. Numericamente prevalgono i piccoli impianti collegati direttamente alla rete in bassa tensione mentre più della metà della produzione di elettricità arriva dalle centrali collegate alle reti di media e alta tensione. Geograficamente il solare fotovoltaico coinvolge l’intero territorio nazionale con punte di diffusione più elevate in Puglia, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. A tracciare questo bilancio è il Rapporto Statistico sul Solare Fotovoltaico 2015 pubblicato nelle scorse ore dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Piattaforme in mare, Legambiente ne conta 135
Di piattaforme in mare si è lungamente discusso nella scorsa primavera in vista del referendum del 17 aprile. In quella occasione gli italiani sono stati chiamati a decidere sulle trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa ed in particolare sul prolungamento delle concessioni esistenti fino ad esaurimento del giacimento. Il mancato raggiungimento del quorum ha di fatto reso nullo l’effetto della consultazione, ma la questione delle piattaforme estrattive nei mari italiani resta evidentemente aperta. Ne è una riprova un nuovo rapporto pubblicato da Legambiente ed intitolato #Dismettiamole. Il documento è stato presentato ieri a Ravenna nell’ambito delle iniziative di Goletta Verde per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi del rispetto dell’ambiente.
Riscaldamento globale, clima ed emissioni; allarmanti i dati NOAA sul 2015
Solo alcuni giorni fa avevamo riportato i dati aggiornati della NASA che vedono il primo semestre del 2016 come il più caldo mai registrato da quando si effettuano misurazioni sistematiche. Sempre dati GISS/NASA considerano il 2015 come l’anno più caldo a partire dal 1880 ovvero da quando sono disponibili rilevazioni consistenti. A breve distanza arrivano ora i dati di un’altra agenzia federale statunitense. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha infatti pubblicato il rapporto State of the Climate 2015 da cui emerge un quadro decisamente allarmante non solo quanto concerne il riscaldamento globale ma anche per i suoi effetti sui mari, sui ghiacciai e sul clima. Sullo sfondo l’irrisolto problema delle emissioni inquinanti che sempre nel 2015 hanno raggiunto nuovi picchi.
Le energie rinnovabili crescono trainate dal solare
Che le energie rinnovabili costituiscano oramai una fetta importate del mix energetico del mondo è un dato di fatto. Ma è soprattutto in prospettiva che queste nuove fonti di energia verde si candidano a diventare la risposta portate alla domanda di energia nel mondo. Un percorso partito già nel secolo scorso e che sta ora arrivando rapidamente alla piena maturità. Dati in questo senso sono stati da poco diffusi dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) e sono riferiti al 2014. A sostenere la crescita delle energie rinnovabili sono soprattutto i settori del solare e dell’eolico che non a caso sono anche quelli che raccolgono i maggiori investimenti e posseggono probabilmente i maggiori margini di crescita.