Si punta, con decisione unanime, a far entrare il paesaggio del Prosecco in Veneto all’interno della Lista beni materiali Unesco. La Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha deciso infatti di candidare, a nome del governo italiano, il paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Proprio ieri il ministro Martina ha firmato il dossier di candidatura che è il primo passo per consentire la valutazione e il successivo invio a Parigi. Già nel 2009 era stata inviata una candidatura per l’area veneta dall’allora ministro Zaia. Fino ad ora, sono solo 9 i paesaggi vitivinicoli inseriti all’interno della lista dell’Unesco su un totale di 1052.
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E’ stata la Commissione nazionale italiana per l’Unesco, presieduta da Franco Bernabè, a decidere di candidare le colline del Prosecco, con parere favorevole di 6 ministri, in quanto paesaggio dove regna un particolare equilibrio tra uomo e territorio, rappresentato anche nella letteratura del ‘900 e dipinto in numerose produzioni pittoriche del Rinascimento Veneto. Ma non solo. Con la candidatura del paesaggio del Prosecco si punta anche a valorizzare il territorio agricolo, ben 20mila errari di terreno, di quelle zone e promuovere i flussi turistici e il turismo di tutto il mondo nei 15 comuni che fanno parte del territorio.
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E in effetti il marchio Unesco è molto ambito e raro. In Italia sono solo 51 i siti materiali e 7 elementi immateriali ad avere avuto il privilegio di ricevere il marchio Unesco. L’Italia ha un primato mondiale di riconoscimenti, ben 51, ed è incalzata dalla Cina che ne conta 50 e dalla Spagna che ne ha 49.