Il Pacchetto Qualità agroalimentare è stato approvato dal parlamento europeo, con grande soddisfazione del ministro per le politiche agricole italiano Mario Catania. Tante le misure comprese nel pacchetto, dalla protezione ex officio al riconoscimento della cioccolata tra i prodotti di qualità, passando per la possibilità di indicare sulle etichette dei marchi di area per la valorizzazione di prodotti Stg come la pizza napoletana.
L’approvazione da parte del parlamento europeo del cosiddetto Pacchetto Qualità agroalimentare introduce diverse nuove misure, atte tra l’altro a salvaguardare il valore dei prodotti locali e della loro qualità. Il ministro per le politiche agricole Mario Catania ha commentato estesamente, e con grande soddisfazione, l’approvazione di questo pacchetto su cui l’Italia aveva speso grande impegno.
Ritengo opportuno ricordare che il regolamento approvato introduce una serie di novità di fondamentale importanza per l’agroalimentare italiano. Basti pensare alla misura relativa alla protezione ex officio: con questa gli Stati membri sono obbligati ad attivarsi per tutelare le indicazioni geografiche degli altri Paesi membri e le nostre eccellenze agroalimentari potranno essere protette nel modo adeguato. Si tratta di un importante passo in avanti non solo in difesa dei consumatori, ma anche dei nostri produttori che vedono ogni giorno usurpati, imitati ed evocati i propri marchi negli altri Paesi, come è accaduto per il caso Parmesan. Oltre alla protezione ex officio, ci sono poi altri elementi importanti all’interno del ‘Pacchetto’ che riguardano il riconoscimento di un ruolo preciso attribuito ai Consorzi di tutela, l’inserimento della cioccolata tra i prodotti di qualità, la possibilità di indicare in etichetta i cosiddetti ‘marchi di area’, la salvaguardia dei prodotti Stg come la Pizza napoletana, la creazione dell’indicazione ‘prodotti di montagna’.
Meritato orgoglio da parte del ministro per un Pacchetto Qualità che appare decisamente denso di ottimi miglioramenti per le politiche agroalimentari europee. Un pacchetto su cui l’Italia ha spinto molto e, pur partendo da una posizione di minoranza, è riuscita infine a raggiungere il proprio obiettivo.
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