Una due giorni a naso in su, quella organizzata da LIPU–BirdLife Italia, per domani, sabato 2 ottobre, e domenica 3, per osservare il fenomeno della migrazione degli uccelli verso l’Africa. Sono milioni, tra aironi, rapaci e altre specie, a solcare, anche quest’anno, i cieli d’Europa e nazionali. Uno spettacolo che, pur nella sua annuale ricorrenza, continua ad affascinare gli esperti, gli ambientalisti ma anche semplici curiosi, amanti delle manifestazioni naturali. il vicepresidente Lipu Fulvio Mamone Capria dall’Oasi di Castel di Guido nei pressi di Roma spiega che
Il volo degli uccelli migratori è uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrire, un evento che travalica la dimensione nazionale ed europea per coinvolgere il Medio Oriente e l’Africa. Quest’anno, grazie al supporto delle oltre 70mila persone che parteciperanno in Europa all’Eurobirdwatch, chiederemo ai leader dei Paesi della prossima Convention sulla Diversità Biologica (CBD) di Nagoya (Giappone) un impegno forte e concreto per salvare la biodiversità.
Questo fine settimana nelle Oasi e Riserve LIPU ed in numerose altre aree protette della penisola, sarà possibile effettuare visite guidate in zone strategiche per le rotte migratorie, sostando lungo le flyways per osservare le oltre 250 specie di uccelli selvatici che vivono, si riproducono e fanno scalo sul nostro territorio. Saranno programmati vari tipi di escursioni, a seconda del caso: in barca a vela, in barchino da palude se si visitano zone umide, a piedi su colline, montagne, boschi e zone costiere.
L’evento, che in Italia ha ricevuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Corpo Forestale dello Stato e di Federparchi, si svolge in contemporanea in 27 Paesi europei ed è promosso da BirdLife International, la rete di associazioni che si occupa della tutela degli uccelli.
Tra le attività previste non mancheranno laboratori didattici, mostre, momenti dedicati all’ascolto del canto degli uccelli, attività di monitoraggio come l’inanellamento scientifico, e la liberazione di uccelli feriti e curati dai centri Lipu.
Per ulteriori informazioni sul riconoscimento delle varie specie suddivise per habitat, consultate la sezione dedicata del sito della LIPU. Altra miniera di dati sugli uccelli che solcano i nostri cieli le trovate sul sito www.ornitho.it, punto d’incontro di ornitologi e birdwatcher italiani.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
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