Il primo grande ospedale a km zero è il Policlinico San Donato alle porte di Milano. Grazie infatti ai prodotti garantiti dalla cooperativa Agricolturamica, neonata riconosciuta dalla famiglia Coldiretti, i degenti potranno consumare frutta e verdura a filiera corta.
Dal campo alla corsia per offrire pasti di qualità, ad alto valore nutritivo, genuini e freschi, che speriamo possano contribuire a demolire la brutta reputazione di cui godono i pasti ospedalieri ed a diminuire gli sprechi che, proprio nelle strutture sanitarie, sono quantificati in tonnellate e tonnellate di cibo cestinato ogni anno.
A tonnellate al San Donato verranno piuttosto distribuiti i prodotti ortofrutticoli, sessanta all’anno, ovviamente, oltre che locali, anche di stagione.
La mensa km zero, a seguito di un breve periodo di prova, sta ora iniziando a funzionare a pieno regime, come fa sapere la Coldiretti Lombardia in un comunicato.
Nella dispensa dell’ospedale trovano spazio i prodotti della cascina Pizzo di Mediglia, a pochi km dalla struttura ospedaliera. Carote, kiwi e zucchine sono made in Verona, gli agrumi percorrono molta più strada e provengono dalla Calabria. Tutta la frutta e la verdura, ad ogni modo, è prodotta dalla filiera agricola italiana. Come spiega Nicola Bedin, amministratore delegato del Policlinico San Donato, si tratta del primo grande ospedale a km zero in Italia:
Oggi tutte le aziende italiane sono chiamate a diffondere una nuova cultura: quella del consumo consapevole e di qualità. La sfida ambientale può essere vinta solo se i gesti quotidiani di ognuno di noi sono pensati in questo senso.
L’educazione alimentare ed ambientale che passa per le corsie, dunque, luogo privilegiato in cui ricercare e tutelare la salute, ma anche attraverso luoghi di formazione come le scuole tramite il progetto Eat (Educazione alimentare teenagers) a cura dei nutrizionisti dell’Irccs, con la mission di diffondere la cultura di una sana alimentazione partendo dagli alunni delle medie di San Donato.
Frutta e verdura, il cibo tre volte sostenibile è quello prodotto localmente, risollevando le economie agricole locali, quello fresco, genuino e salutare, quello che non inquina con il trasporto ed arriva a destinazione con le sue proprietà nutritive integre, quello stagionale e garantito.
Come sottolinea Carlo Franciosi, presidente Coldiretti di Milano e Lodi:
Il lavoro con il Policlinico di San Donato è importante perché rappresenta un’esperienza pionieristica in Italia e può essere d’esempio per altri ospedali, scuole e mense. Perché una corretta alimentazione è alla base di una buona salute. Il cibo non è solo una merce, ma è anche il miglior modo per raccontare un territorio.
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[Fonte: Adnkronos]