Nella giornata di ieri un gruppo di orsi polari ha invaso Bruxelles. No, non erano animali scappati da uno zoo, ma attivisti di Greenpeace travestiti da orsi che protestavano contro le auto inquinanti. In particolare i volontari dell’associazione ambientalista ce l’avevano con la Volkswagen che proprio in occasione del Motor Show che si sta tenendo in questi giorni sta presentando la sua nuova auto chiamata UP e considerata una delle più inquinanti al mondo.
La protesta è chiara: scongiurare la vendita (ma anche la produzione) di auto inquinanti in quanto queste contribuiscono allo scioglimento dei ghiacciai e mettono in pericolo le specie che vivono ai poli, come appunto gli orsi. Ma non solo. La protesta contro la casa automobilistica tedesca riguarda anche gli atteggiamenti che i suoi amministratori stanno adottando in questo periodo, dato che sono accusati di “boicottare” un percorso legislativo europeo che scongiuri una legge che favorisca la mobilità sostenibile ai danni del petrolio.
Ed infatti la protesta con gli orsi polari deriva proprio dal fatto che questa specie è una di quelle più in pericolo a causa della perforazione delle aree oceaniche più a Nord che mettono a rischio un ecosistema già molto instabile, a cui basta solo uno dei tanti disastri petroliferi a cui siamo abituati per subire il colpo di grazia.
Le pressioni di Volkswagen sui legislatori europei potrebbero rappresentare un freno al crescente mercato delle auto “verdi” e un laccio per i consumatori, costretti a fare il pieno dei derivati del petrolio, una fonte sporca e dannosa. Il protrarsi di questa dipendenza incoraggerà le attività di estrazione in acque profonde, tanto nell’Artico quanto in altri mari, come il Mediterraneo, ecosistemi fragilissimi dove un incidente con perdita di greggio avrebbe effetti devastanti e senza controllo
si legge nel comunicato di Greenpeace. Il riferimento è al disegno di legge europeo che prevede l’introduzione del tetto a 95 grammi di CO2 per chilometro per tutte le auto entro il 2020, il quale trova la dura opposizione proprio della Volkswagen e delle altre case automobilistiche inquinanti che vogliono continuare a produrre auto molto sporche.
[Fonte e foto: Greenpeace]