Orsi alla riscossa! E la buona notizia viene dall’Italia. L’Abruzzo e il Trentino hanno pubblicato i dati dei censimenti effettuati nell’autunno scorso, prima che i nostri se ne andassero in letargo. E sono dati incoraggianti. A cominciare dall’orso marsicano. Si tratta di una sottospecie unica al mondo: ne sopravvivono solo una cinquantina di esemplari, e si trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, creato nel 1922 proprio per la sua difesa. Sono le mascotte di località sciistiche come Ovindoli e Campo Felice, e sono a rischio da sempre. Negli ultimi 10 anni, 24 orsi marsicani sono morti non per cause naturali, ma per bracconaggio con fucile e con veleno. Ricordate l’orso Bernardo nel 2007?
Anche gli orsi bruni del Trentino se la cavano finalmente meglio. Anche qui, un lutto mediatico aveva colpito questa specie nel 2006: in Baviera era stato ucciso l’orso italiano di nome Bruno – poi finito impagliato al museo di Monaco. Ma ora, grazie ad alcuni orsi reintrodotti nel Parco Regionale Adamello Brenta con un progetto di nome LIFE dell’Unione Europea, le cose vanno meglio: 24 orsi, 11 adulti, 6 giovani e ben 7 cuccioli di un anno. Dieci anni fa erano due o tre.
maria frassetti 8 Aprile 2010 il 7:29 pm
siamo alle solite…l’uomo cacciatore incosciente non si rende conto di quanta crudeltà contiene…per fortuna l’impegno di alcuni animalisti e protezionisti della natura corrono ai ripari ma sono ancora minimi…proteggiamo gli orsi e il loro ambiente
daniele 5 Febbraio 2012 il 10:03 pm
salve a tutti, sapete dirmi se in toscana o dintorni ci sono centri che studiano gl’orsi?