Si torna a parlare di rifiuti e di discariche all’indomani di due importanti appuntamenti per i cittadini: la pubblicazione del rapporto annuale di Comieco sulla raccolta differenziata della carta e del cartone in Italia, e la premiazione dei Comuni Ricicloni promossa da Legambiente per sensibilizzare, e scoprire, quali sono i Comuni del Bel Paese che mettono in atto una virtuosa gestione dei rifiuti. In entrambi i casi il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando era intervenuto con dichiarazioni in favore di una riduzione dei rifiuti e di una promozione della raccolta differenziata volta al riciclaggio dei materiali, al recupero di energia e alla diminuzione dell’uso della discarica.
Per mettere in atto queste pratiche virtuose l’associazione ambientalista Legambiente, in occasione del premio Comuni Ricicloni 2013 ha proposto una petizione popolare per far sì che il costo dei rifiuti sia proporzionato al reale inquinamento derivato dalla spazzatura prodotta pro-capite; secondo il criterio del “Chi inquina paga”, favorendo con sgravi fiscali e riduzione dei costi in bolletta per chi pratica la raccolta differenziata dei rifiuti riducendo i rifiuti non riciclabili che finiscono inevitabilmente in discarica. Il ministro Orlando sembra praticare gli stessi principi chiedendo, nell’intervento all’Assemblea di Federambiente, di rivedere e modificare la tassa sui rifiuti
E’ fondamentale provare a ragionare sulla leva della Tares. C’è bisogno di modificarla, e di modificarla profondamente. E’ necessario sganciarla dall’estensione della superficie che la rende simile a una patrimoniale e legarla al servizio e all’efficienza della raccolta.
Ci aspettiamo dunque che qualcosa si muova nella direzione di una più giusta ed equa ripartizione delle spese e dei costi per lo smaltimento dei rifiuti perché molto spesso i cittadini sono più virtuosi delle proprie amministrazioni, e per questo non solo non vengono agevolati nelle spese, ma non possono contribuire ad un ambiente più pulito e sostenibile.
[Fonte: Ansa]
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