Le persone che seguono attentamente gli sviluppi sulle questioni ambientali lo sapevano da tempo, ma adesso è ufficiale ed anche chi non si interessa normalmente a questi argomenti ora lo saprà: le ondate di caldo record che si stanno registrando in questi mesi sono colpa del riscaldamento globale. Ne sono certi al NASA Goddard Institute for Space Studies di New York, dove hanno dimostrato che la siccità ed il caldo record che si stanno verificando in questi mesi nel Texas sono collegati a quel fenomeno.
E non sarebbe nemmeno la prima volta. L’ultima occasione in cui il mix riscaldamento globale-siccità-calamità naturali si è verificato è stato appena 2 anni fa quando il caldo record distrusse migliaia di ettari di foreste in Russia, causando decine di morti. Secondo James Hansen che ha coordinato la ricerca, questa ondata di caldo ha avuto inizio nel 2006 e si è letteralmente spostata, coprendo dal 4 al 13% dell’intero pianeta, fino al 2011. Ora si trova nella zona del Texas e si può ricollegare chiaramente ai fenomeno dei cambiamenti climatici.
Il motivo che lo fa essere così sicuro è che le possibilità che la causa di questo fenomeno sia naturale sono davvero poche, visto che secondo i modelli matematici ci sono 20 volte più probabilità che le cause siano collegate ai cambiamenti climatici. Analizzando le variabili che hanno composto l’ondata di caldo e ciò che ne è conseguito, Hansen spiega che è probabile che eventi estremi conseguano a periodi di caldo intenso, ma che per arrivare agli eventi registrati negli ultimi tempi bisogna aggiungere una variabile, che è quella appunto del riscaldamento globale.
Nel frattempo il Texas, ma anche gran parte degli Stati Uniti, hanno fatto registrare il mese di luglio più caldo della loro storia, e considerando che questo è solo uno dei tanti mesi di record consecutivi, ciò dimostra che gli effetti del riscaldamento dell’atmosfera sono già realtà.
[Fonte: New Scientist]
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