In vista dei grandi impegni dei prossimi anni (i mondiali di calcio nel 2014 e le olimpiadi nel 2016) Rio de Janeiro lavora sull’ammodernamento e il miglioramento del proprio ambiente urbano. Tra le più grandi e migliori iniziative troviamo la creazione del Madureira Park, un gigantesco parco sostenibile di oltre 90 mila mq in uno dei quartieri degradati della metropoli brasiliana.
Il grande parco conta 800 alberi autoctoni e 450 palme, nonché 5 laghi artificiali contornati dalla bellezza di 31.500 mq di erba. Il Brasile, da decenni al centro dell’attenzione degli ecologisti di tutto il mondo per le sue decisioni politico-economiche afferenti soprattutto alla protezione della Foresta Amazzonica (ma non solo, visto anche il grande sviluppo economico che lo stato sta conoscendo negli ultimi anni), questa volta mette a segno un’operazione che mette d’accordo davvero tutti. Il Madureira Park coniuga alla volontà di recupero e rigenerazione di quartieri degradati l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, dotandosi di illuminazione LED, i cui grandi benefici a livello pubblico non sono ancora sufficientemente sfruttati, facendo uso di acqua attraverso accurati sistemi di riciclo, riutilizzo e depurazione, presentando un Centro di Educazione Ambientale nell’area del parco. Quest’ultima struttura, affiancandosi a biblioteche, spazi per concerti, spazi per eventi culturali, simboleggia bene l’intenzione dei responsabili di coniugare il miglioramento della qualità della vita nella zona all’attenzione per i criteri di ecosostenibilità non sempre posti come massima priorità dalla politica brasiliana.
Si è molto parlato della sostenibilità delle Olimpiadi di Londra 2012, le prossime olimpiadi in Brasile, nella metropoli di Rio de Janeiro, non mancheranno di accendere dibattiti simili. L’apertura del Madureira Park appare come un primo passo incoraggiante, ci auguriamo che il Brasile possa portare avanti il suo percorso preparatorio ai mondiali di calcio del 2014 prima, e alle olimpiadi del 2016 poi, restando allineato su criteri di sostenibilità ambientale.
Photo Credits | Arthur Boppré su Flickr