Da anni ormai ci continuano a ripetere lo slogan che le Olimpiadi che cominceranno il mese prossimo a Londra sono le più ecologiche della storia. A parte che dubitiamo che possano essere più ecologiche di quelle dei secoli scorsi, al massimo sono le più green degli ultimi cento anni, quasi ogni giorno spuntano dei motivi per cui questi Giochi sono tutt’altro che sostenibili. Se infatti Londra in quei giorni apparirà come una città ecologica, tutta la macchina organizzativa che c’è dietro fa sì che il peso dell’inquinamento sia scaricato al di fuori dei confini cittadini.
L’ultima vergogna, soltanto in ordine di tempo, arriva dagli Stati Uniti, dallo Utah per esattezza. Secondo quanto riporta Al Jazeera, molto del metallo che serve per creare le medaglie che verranno consegnate a Londra proviene dalla miniera del Rio Tinto Kennecott, nello Stato americano, in cui si estrae circa il 25% del rame di tutto il Paese. Secondo quanto riporta l’emittente araba, per estrarre oro, argento e bronzo per l’Olimpiade, negli ultimi 5 anni sono stati violati costantemente i parametri del Clean Air Act americano. In sostanza per quest’attività si sono emesse sostanze inquinanti superiori ai limiti di legge. Non sarebbe una novità scandalosa, ma di certo non ci fa una bella figura un’organizzazione che sostiene che i Giochi siano ecologici.
Ma a conferma che tutta questa non è altro che una trovata pubblicitaria, sui siti ambientalisti è scattata una specie di gara in cui si chiede ai lettori di votare lo sponsor più brutto dei prossimi giochi olimpici. Tra i partecipanti a questa poco edificante sfida ci sono la famosa BP, responsabile della marea nera del Golfo del Messico, l’organizzazione mineraria britannica, aziende che si occupano delle fonti fossili più inquinanti al mondo, le sabbie bituminose, aziende di estrazione gas ed altre sostanze chimiche responsabili di gravi disastri ambientali in giro per il mondo e, appunto, le miniere del Rio Tinto. Chi vincerà la medaglia d’oro per l’inquinamento?
[Fonte: Treehugger]
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