E’ una tecnologia che esiste da un po’, ma forse troppo sottovalutata. Si tratta degli OLED (Organic LED), e come dice il loro stesso nome, si tratta di lampadine organiche, fatte cioè con materiale naturale senza strane lavorazioni, che hanno come qualità quella di unire gli aspetti positivi del LED con quelli delle vecchie lampadine ad incandescenza.
Escludendo quelle persone anziane che non sanno che i bulbi ad incandescenza ormai si stanno estinguendo, quelli che oggi preferiscono usare ancora le vecchie lampadine lo fanno essenzialmente per due motivi: emettono luce subito, mentre quelle a risparmio energetico si devono prima riscaldare, e sono più economiche. Per questo l’Università di Dresda, in Germania, ha inventato un OLED che illumina tanto e subito, e che costa relativamente poco.
Gli OLED consistono in strati diversi di materiali organici con diverse proprietà elettriche. Gli elettroni eccitati si muovono all’interno di quest’area e quando gli elettroni sono riuniti con i “buchi” positivi, emettono una radiazione elettromagnetica sotto forma di luce visibile. Per fare sì che il loro OLED emetta della luce bianca, i ricercatori hanno utilizzato quattro strati emettitori separati: blu, verde, giallo e rosso. I colori diversi vengono combinati per coprire tutte le parti dello spettro visibile. I loro elettroni si muovono liberamente, ma loro sono riusciti a sintonizzarli regolando l’altezza delle radiazioni in modo tale che quando il punto “obiettivo” venga raggiunto dalle quattro radiazioni dia una luce bianca.
Lo studio, pubblicato sul AIP’s Journal of Applied Physics, ha inoltre dimostrato come misurando la luminosità di questa luce bianca, i valori rimangano gli stessi di una lampadina ad incandescenza, senza però sprecare l’energia che ci vuole per un vecchio bulbo, e senza spreco termico visto che la lampadina rimane fredda. Inoltre, concludono i ricercatori, la luce può essere alterata a seconda delle necessità senza ridurne la qualità.
[Fonte: Sciencedaily]
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