Il mais Ogm al centro di mille polemiche nelle scorse settimane è finalmente vietato. I ministeri della Salute, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole hanno realizzato proprio ieri sera un decreto con il quale si esplicita che è vietata la coltivazione del mais Mon810 in Italia. Si spera che con questo provvedimento altri coltivatori come quello friulano che, in barba ad ogni tipo di regolamento, hanno pensato di coltivare prodotti geneticamente modificati, possano cambiare idea.
È un provvedimento che tutela la nostra specificità e salvaguarda l’Italia dall’omologazione. La nostra agricoltura si basa sulla biodiversità, sulla qualità e su questo dobbiamo continuare a puntare, senza avventure che anche dal punto di vista economico non ci vedrebbero competitivi. Il decreto di oggi è solo il primo elemento, quello più urgente, di una serie di ulteriori iniziative con le quali definiremo un nuovo assetto nella materia della coltivazione di ogm nel nostro Paese
spiega Nunzia De Girolamo, Ministro per le Politiche Agricole. Il provvedimento è arrivato in concerto con la Confederazione Italiana Agricoltori e con la Coldiretti, da sempre contraria agli Ogm, la quale ha recentemente effettuato un sondaggio secondo il quale 8 italiani su 10 sono contrari a questa forma di coltivazione che ancora non si può definire sicura.
Ma non finisce qui. Come anche la De Girolamo ha specificato, questa è solo la prima di una serie di iniziative. Riguardanti la lotta agli Ogm. Nei prossimi mesi, probabilmente dopo la riapertura del Parlamento in seguito alle vacanze estive, si cercherà di ratificare la clausola di salvaguardia approvata dall’Unione Europea che dovrebbe limitare anche tutte le altre colture geneticamente modificate; e se non bastasse in seguito verranno presi altri provvedimenti. Vedremo se finalmente in Italia si riuscirà ad ottenere una legge chiara e precisa per evitare che altri furbi si insinuino tra le sue maglie per fare come vogliono.
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