Oggi è la giornata mondiale delle tartarughe marine

di Redazione 1

Si celebra oggi, 16 giugno 2017, la Giornata mondiale delle tartarughe e per festeggiare l’evento alle isole Egadi sarà rilasciata in mare la tartaruga Cassiopea, curata per ingestione di plastiche nel centro di Favignana, e la tartaruga Charlotte nel parco dell’Asinara. Altri esemplari saranno rilasciati nei giorni successivi a Rimini e a Manfredonia.

Legambiente fa sapere che ogni anno sono 50mila le tartarughe marine che vengono catturate nei mari italiani e che rimangono intrappolate nelle reti da pesca per errore, di queste si stima che oltre 10mila non sopravvivano. La maggior parte viene liberata in mare direttamente dai pescatori, mentre alcune centinaia vengono curate nei centri di recupero.

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Secondo il progetto europeo TartaLife, finanziato attraverso il programma LIFE+ dell’Ue per ridurre la mortalità delle tartarughe durante le attività di pesca professionale, il mare Adriatico è l’area italiana in cui per le tartarighe è maggiore il rischio, con circa 24mila episodi di cattura all’anno. Ma anche nel mar Ionio, nel basso Tirreno e nel Canale di Sicilia le catture accidentali sono abbastanza frequenti. La più grande minaccia proviene dalle reti da posta che vengono utilizzate dalla piccola pesca costiera e dalle reti a strascico, che sono responsabili di 20mila episodi di cattura all’anno.

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Anche i palangari, con 8mila catture all’anno, sono tra gli attrezzi da pesca che causano più danni e migliorano anche le nidificazioni sulle spiagge italiane.

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Legambiente però fa sapere anche che la situazione sta lievemente migliorando. Alessandro Lucchetti del CNR-ISMAR spiega:

Il 70-80% delle tartarughe catturate con reti a strascico ha ottime possibilità di sopravvivenza nel momento in cui i pescatori adottano le procedure che TartaLife sta divulgando attraverso i corsi di formazione

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