Oggi, 5 giugno 2013, è la Giornata mondiale dell’Ambiente: la nuova edizione della giornata inaugurata nel 1972 dalle Nazioni Unite vede al centro delle proprie tematiche il contrasto agli sprechi alimentari. Lo slogan è Think-Eat-Save.
Oggi, mercoledì 5 giugno 2013, si celebra la Giornata mondiale dell’ambiente. Quest’anno sarà la Mongolia a ospitare le principali manifestazioni, ma naturalmente la ricorrenza interessa tutto il globo. Il World Environment Day del 2013 si concentra soprattutto sulla tematica degli sprechi alimentari, un’autentico scandalo che unisce in maniera piuttosto compatta tutti i paesi industrializzati del globo.
Come è tristemente noto, circa un terzo cibo totale prodotto nel mondo ogni anno viene gettato nella catena che va dalla produzione al consumo. Si parla della spaventosa cifra di 1,3 miliardi di tonnellate di prodotti alimentari, come ricorda per l’occorrenza l’Unep: tale quantità basterebbe a nutrire i circa 870 milioni di persone che soffrono la fame. E non solo.
Bisogna sempre ricordare che per produrre cibo si inquina, si produce CO2. È un palese assurdo produrre cibo non rendendolo disponibile a chi ne ha bisogno e alimentando un circolo vizioso di spreco e inquinamento. Una razionalizzazione, in tal senso, è senza dubbio uno degli imperativi ecologici e morali più pressanti. Ma naturalmente nella Giornata mondiale dell’Ambiente si parlerà anche dei mutamenti climatici che continuano a sconvolgere il pianeta.
Vittorio Cogliati Dezza, il presidente di Legambiente, ha ricordato che
l’Europa e l’Italia devono lavorare su due leve. La prima è quella di ridurre rapidamente l’uso delle fonti fossili che sono le principali cause di emissioni di Co2 soprattutto in Italia. L’altra leva su cui lavorare è il cambiamento degli stili di vita, il risparmio energetico degli edifici e la rimodulazione della mobilità in città.
Continuiamo a ricordare che ancora pochi anni fa c’era persino chi dubitava dell’effettiva esistenza dei cambiamenti climatici in corso (e ancora ne dubitano i Repubblicani in America). Ora che gli effetti deleteri e occasionalmente devastanti dei mutamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, una decisa accelerata nel loro contrasto è una priorità fondamentale per tutti gli stati.
Photo credits | Steve Jurvetson su Flickr
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