La prima parte di un programma di tre fasi che vedeva 22 GW di nuova capacità solare installata in India è stato approvato, secondo una dichiarazione da Gauri Singh, Ministro del Governo indiano. Per intenderci, in Italia oggi non arriviamo nemmeno ad un GW di potenza installata.
A seguito del piano d’azione nazionale sui cambiamenti climatici, il cosiddetto Jawaharlal Nehru National Solar Mission (JNNSM) mira a sviluppare le tecnologie dell’energia solare nel Paese fino a raggiungere la parità di rete entro il 2022, facendo diventare l’India il leader mondiale nel solare.
La fase 1, ora approvata, terminerà nel 2013, la fase 2 coprirà quattro anni e la fase 3 arriverà fino al 2022. Gli obiettivi del Governo sono favorire una griglia da un GW per quanto riguarda gli impianti solari nell’immediato, 100 MW installati sui tetti e piccoli impianti solari collegati alla rete di bassa tensione e 200 MW di capacità equivalente dalle applicazioni esterne alle griglie solari da ultimare entro marzo 2013.
Un importo di circa 650 milioni di euro è stato riconosciuto per le attività proposte nell’ambito della prima fase. L’attuazione della rete da un GW avverrà tramite produzione commerciale. Nel frattempo, 100 MW proverranno dai tetti solari e impianti minori connessi alla rete, i quali saranno acquistati direttamente dalle imprese interessate.
La prima fase si concentrerà sull’utilizzo di opzioni economiche sul solare termico, per promuovere sistemi off-grid per servire le popolazioni che non hanno accesso all’energia commerciale. Con l’aumentare della capacità della griglia di generare energia solare, gli obiettivi della missione comprenderanno anche i piani per creare un quadro di politiche per lo sviluppo di 20.000 MW di energia solare entro il 2022, così come altri 3.000 MW entro il 2017 attraverso l’uso obbligatorio di fonti rinnovabili e l’obbligo di acquisto di questo tipo di elettricità, con programmi di utilità sostenuta con una tariffa preferenziale. Questa capacità può essere più che raddoppiata, raggiungendo così i 10 GW di potenza installata entro il 2017 o anche di più, in base alla quantità del finanziamento internazionale e del trasferimento tecnologico.
L’obiettivo chiaro del Governo indiano è di far diffondere questo tipo di tecnologia in modo da poterne abbassare il costo, renderla accessibile a tutti ed abbattere i costi energetici derivanti dal risparmio sui carburanti.
Fonte: [Renewable Energy World]