La politica ambientale di Obama è a dir poco strana. Da un lato fa la campagna elettorale in favore dell’ecologia, e dall’altra concede le autorizzazioni per il Keyston XL, il più grande oleodotto d’America; da un lato promuove le rinnovabili e dall’altro investe sulle sabbie bituminose e sulle trivellazioni. L’ultima contraddizione arriva dall’Africa, dove il presidente è in visita in questi giorni, ed in cui appena qualche giorno fa aveva annunciato un piano contro i cambiamenti climatici. Oggi arriva un annuncio che non ci aspettavamo: “no alla guerra al carbone”.
Proprio in seguito all’annuncio di qualche giorno fa in cui il presidente degli Stati Uniti annunciava di voler avviare una campagna contro i cambiamenti climatici a partire dallo sviluppo delle rinnovabili finanziate a suon di miliardi, in patria è stato molto criticato dai repubblicani e dalle lobby del carbone che lo accusano di voler compromettere il lavoro di un intero settore strategico com’è quello carbonifero.
Oggi è arrivata la smentita da parte di Ernest Moniz, segretario all’Energia, il quale ha ribadito che Obama non ha intenzione di limitare nessun tipo di forma energetica, né tantomeno contrastare un settore che dà lavoro a tante persone. E allora le rinnovabili? Da Vienna dov’è in visita, Moniz ha ribadito che Obama vuole che il carbone ed i combustibili fossili in generale facciano parte del futuro energetico del mondo ancora a lungo.
Qui i conti non tornano. Si vuole che le centrali energetiche non emettano più carbonio killer, ma non si vogliono chiudere le centrali a carbone. Per evitare la contraddizione, Moniz ha ribadito la favoletta del carbone pulito, sul quale secondo lui Obama punterebbe, ma secondo la gran parte del mondo scientifico, il carbone pulito non esiste ed è solo un’invenzione messa in circolazione dalla lobby del carbone per affermare la propria superiorità ancora a lungo. Negli 8 miliardi di dollari promessi per questa battaglia infatti, ci sarebbero anche fondi destinati alle tecnologie di stoccaggio della CO2 per le centrali a carbone, una tecnologia pericolosa ed ancora non applicabile. Ancora una volta, Obama con una mano dà e con una toglie.
[Fonte: the Guardian]
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