Niente più inquinamento a tutto spiano e produzione delle automobili senza regole. L’ultimatum che Obama dette alla Chrysler durante la trattativa con Fiat (o firmi l’accordo o fallisci) è stato solo il primo passo della nuova amministrazione verso le auto ecologiche e verso la “pulizia” delle strade.
Attualmente negli Stati Uniti vigono tre diversi standard di consumo delle automobili. Le auto cittadine, il corrispettivo delle nostre utilitarie, lì sono quasi assenti, mentre vanno di moda i Suv, presenti in quasi ogni famiglia. Di conseguenza i consumi sono eccessivi e questo è uno spreco di petrolio, un inquinamento atmosferico notevole, ed anche un altro peso sulle tasche degli americani in un periodo di crisi.
Per questo, prendendo esempio dagli standard rigidi californiani, Barack Obama ha deciso di porre uno standard alle automobili di nuova produzione, i quali devono seguire una semplice regola: consumare meno=inquinare meno. Per farlo la sua amministrazione ha istituito un regime massimo entro il quale le future automobili potranno consumare, che sarà di 35,5 miglia per gallone, o all’europea, circa 15 km a litro, da raggiungere entro il 2016.
L’obiettivo evidente è quello di ridurre al minimo i consumi, anche se questi standard da noi sembrano all’ordine del giorno, bisogna considerare che spesso le auto americane riuscivano a fare mediamente 7-8 km con un litro, quando non ancora di meno. Il consumo dunque, sarebbe poi quantificato in barili di petrolio risparmiati. Per la precisione, secondo l’amministrazione Obama, fissando questo standard si risparmierebbero mediamente 1,8 miliardi di barili di petrolio all’anno, quanto l’import attuale da Arabia Saudita, Libia, Venezuela e Nigeria, oppure quanto circa 58 milioni di veicoli dalle strade in un intero anno. Naturalmente ci sarebbe un risparmio anche per i proprietari di automobili, che consumando di meno arriverebbero a risparmiare circa 2.800 dollari (intorno ai 2000 euro) per l’intera vita del veicolo.
Fonte: [Ansa]