I costruttori di automobili elettriche si sono rivolti alla Ford Motor Co., in California, per utilizzare 11 miliardi di dollari di fondi per agevolare un mercato che ancora non esiste. Fisker Automotive Inc., supportata da un prestito di 528,7 milioni dollari, ha detto oggi che si unirà alla partita, acquistando un impianto del Delaware della ex General Motors Corp. per $ 18 milioni. La spesa sarà di 175 milioni dollari per ristrutturare e riorganizzare la fabbrica per costruire auto ibride.
Le vetture costruite qui saranno davvero le auto del futuro
ha spiegato il vice presidente Joe Biden, il quale ha annunciato la volontà del Governo di puntare sulle auto elettriche e ibride per il futuro dell’America. Gli aiuti dell’amministrazione Obama serviranno per stimolare la domanda di carburante più efficiente ed attirare le imprese, compresa la General Motors e Nissan Motor Co., ad investire sull’auto elettrica, anziché fare come in Italia in cui i soldi andavano a pioggia, senza che ci fosse un piano ecologico alle spalle. Spiega Michael Omotoso, senior manager di JD Power & Associates:
Il Governo americano sta dicendo che avremo un milione di veicoli elettrici su strada entro il 2015. Realisticamente, i produttori potrebbero aver venduto tra 80.000 e 100.000 auto entro il 2015.
Ci sono circa 50 imprese di veicoli alternativi in competizione per accedere al capitale statale, ma nella migliore delle ipotesi saranno una decina le imprese che vi riusciranno, nella peggiore solo due. L’ex segretario al Tesoro Henry Paulson, consigliere di Coda Automotive, ha spiegato che mira ad importare berline elettriche costruite in Cina nel 2010.
Mentre Coda non chiede aiuti americani, Ford, Nissan e Fisker sono tra le società che accederanno ai prestiti del Dipartimento per l’Energia e alle sovvenzioni per costruire automobili che soddisfano l’obiettivo posto dal presidente Barack Obama di ridurre le emissioni ed allentare la dipendenza dalle importazioni di petrolio.
Gli ibridi sono ancora meno del 3%, e questa è una tecnologia relativamente provata
ha spiegato Rebecca Lindland, della IHS Global Insight forecaster Inc. di Lexington, Massachusetts, secondo cui questa tecnologia non è ancora pronta per il grande pubblico. Un aspetto importante dell’aiuto statale in questo periodo di recessione è che gli ex impianti delle aziende fallite, come la GM, saranno utilizzati per costruire ben 100.000 auto ibride all’anno.
Si prevede che le case automobilistiche di tutto il mondo presenteranno 42 modelli di auto ibride ed elettriche nel periodo 2009-2012. Nissan sta attuando l’impegno più grande per un veicolo elettrico. Essa punta a costruire ben 150.000 auto alimentate a batteria entro i prossimi anni. Ma si stanno impegnando anche Ford, che preve l’uscita sul mercato di un furgone Transit elettrico nel prossimo anno, una all-Focus berlina elettrica nel 2011 e una ibrida plug-in nel 2012; Tesla Motors Inc., che ha iniziato con la sua bellissima Roadster elettrica, la prima auto sportiva senza benzina, lo scorso anno, ed ora si concentrerà solo su veicoli elettrici; ma anche Chevrolet e Toyota hanno intenzione di accedere ai finanziamenti per nuovi modelli elettrici entro 3 anni.
Ma la variabile che potrebbe lanciare o affondare il mercato dell’auto elettrica, è il prezzo della benzina. Se il carburante raggiungerà i previsti 6 dollari al gallone, le vendite statunitensi di auto elettriche si calcola potranno raggiungere i 518.000 veicoli entro il 2015. Se invece essa scenderà fino ai 2,50 dollari al gallone, (oggi è a 2,67) il totale può essere solo 169.400.
Fonte: [Bloomberg]