L’attacco del ministro Francese dell’Ecologia alla Nutella e all’olio di palma contenuto nel prodotto di casa Ferrero ha scatenato un forte dibattito. Sono arrivate quesi subito le scuse del ministro Ségolène Royal, poiché la Nutella contiene sì l’olio di palma, ma certificato come sostenibile, quindi in teoria non correlato alla deforestazione causata, in genere, dalle coltivazioni di tale pianta. In tutto questo dibattito il ministro italiano dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha voluto prendere posizione con un commento che, ahinoi, è lontano da quello che molti si aspetterebbero dal titolare del ministero dell’ambiente.
Ségolène Royal, ministro francese dell’Ecologia, ha dichiarato che dovremmo smettere di mangiare Nutella perché contiene olio di palma, e le coltivazioni di queste palme, si sa, contribuiscono alla deforestazione del nostro pianeta. In teoria giusta anzi giustissima affermazione, ma che in realtà nasconde uno scivolone da parte del ministro francese, poiché Ferrero, come da replica ufficiale
utilizza al 100% olio di palma certificato sostenibile per i suoi prodotti confezionati a Villers-Ecalles.
Ribadendo di aver preso impegni per “l’approvvigionamento di olio di palma”, in quanto la coltivazione di tali piante “può andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente e delle popolazioni”. Effettivamente, quindi, il ministro francese ha commesso un errore a prendersela proprio con uno dei produttori che utilizzano olio di palma sostenibile, fermo restando l’assoluta correttezza del discorso contro l’olio di palma in generale. Ma la storia non finisce qui. Il ministro Royal, resosi conto dell’errore, ha prontamento fornito delle scuse: “Mille scuse per la polemica sulla Nutella. Sono favorevole a valorizzare il progresso”
Nonostante lo sbaglio il comportamento del ministro appare quindi più che dignitoso, con scuse apprezzabili e un discorso di base ben fondato. Ovviamente in Italia si è scatenata una bagarre e diverse figure hanno levato gli scudi in difesa della Nutella in quanto rappresentante di prodotti italiani nel mondo. Molti altri, soprattutto sul web, hanno al contrario ricordato come la produzione di olio di palma sia comunque un problema autentico per il pianeta. Come si è schierato il nostro prode, anche se poco palpabile ministro dell’Ambiente? Ci si poteva aspettare un messaggio istituzionale volto a sottolineare l’errore del ministro Royal da un lato, ma anche l’importanza della lotta contro il quasi sempre insostenibile olio di palma per il bene dell’ambiente. Ma Galletti ha usato tutt’altro tono:
Segolene Royal sconcertante: lasci stare i prodotti italiani. Stasera per cena… pane e Nutella.
Risposta che non spiega l’errore del ministro francese, che non tocca l’importanza del discorso portato avanti dalla Royal e che forse, per quanto poco istituzionale, poteva essere comprensibile se lanciata da un ministro dello Sviluppo Economico. Ma Galletti non è forse il ministro dell’Ambiente? Concludendo, la polemica esplosa e poi smorzata dalle scuse del ministro Royal sembra aver dato luogo a prevedibili schermaglie, ma non all’auspicabile approfondimento del tema, che forse, più che tra i soggetti istituzionali, si è fatto spazio sul web, tra le persone che hanno a cuore l’ambiente e non solo.
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